Roberta Vallacchi dopo la bocciatura della mozione dem che impegnava lam Regione a intervenire con misure strutturali contro il caro energia
CARO BOLLETTE, VALLACCHI (PD): “LA REGIONE SCEGLIE DI NON INTERVENIRE CON INTERVENTI STRUTTURALI ACCONTENTANDOSI DELLA PEZZA MESSA DAL GOVERNO”
“Se il governo ha messo solo una pezza, non significa che la Regione Lombardia debba sentirsi deresponsabilizzata, c’è bisogno di una programmazione molto seria e occorre intervenire con misure strutturali, come chiedevamo nella mozione che purtroppo la maggioranza ha deciso di non approvare” così la consigliera regionale del Pd Roberta Vallacchi dopo l’esito della votazione di ieri sera in aula consiliare.
“La nostra mozione mirava a introdurre misure strutturali contro il caro energia, in un contesto in cui la crisi energetica sta avendo un impatto devastante su famiglie e imprese – spiega Vallacchi -. Per tre sedute consecutive, il Consiglio regionale ha rifiutato di discuterla, confidando esclusivamente negli interventi del Governo, che si sono rivelati insufficienti e limitati a misure una tantum. I 200 euro previsti per famiglie con reddito Isee fino a 25mila euro, infatti, non solo rappresentano una misura limitata, ma per le modalità previste probabilmente non raggiungeranno neanche tutti gli aventi diritto e gli otto milioni previsti, si stima che non arriveranno a sei”.
Le proposte della consigliera dem includevano, invece, l’ampliamento della platea dei beneficiari dei bonus sociali per energia e gas, la sterilizzazione degli oneri di sistema in bolletta e la sospensione temporanea dei canoni accessori.
Fondamentale, inoltre, l’introduzione di un meccanismo di price cap sul prezzo del gas e il disaccoppiamento della formazione del prezzo dell’energia elettrica dalle fonti fossili.
“Per le imprese – sottolinea Vallacchi – il decreto governativo destina 1,4 miliardi di euro, ma con criteri di accesso complessi e un impatto molto limitato, escludendo tantissime realtà industriali, praticamente tutte le piccole e medie imprese. La nostra proposta invece prevedeva il sostegno alle PMI attraverso linee di credito agevolate, garanzie per l’accesso ai finanziamenti e contributi a fondo perduto per investimenti in efficienza energetica e fonti rinnovabili, anche attraverso Finlombarda”.
Infine, Vallacchi ha sottolineato anche in aula la necessità di istituire un tavolo di crisi permanente con associazioni di categoria, rappresentanze sindacali e imprese per monitorare l’andamento dei prezzi energetici e definire misure regionali di sostegno. “Sulle comunità energetiche regionali (CER) finora abbiamo dato risposta a soli 311 comuni e tutti gli altri? – chiede la consigliera – è necessario avviare un’altra manifestazione di interesse per far partecipare anche gli altri, allargando la platea dei comuni e realizzando, come previsto dalla legge regionale, il monitoraggio delle situazioni di povertà energetica per stimolare la costituzione delle CER, monitoraggio che a quanto ci risulta, non è mai stato avviato”.
“Sono davvero molte le azioni che la Regione Lombardia può intraprendere e ieri ha perso, ancora una volta, un’opportunità importante per intervenire in maniera concreta a favore di cittadini e imprese” conclude Vallacchi.
Milano, 5 marzo 2025