Roberta Vallacchi dopo aver letto l’ennesimo appello della lodigiana su ‘Quotidiano della salute’, testata online che tratta temi sanitari
VALLACCHI (PD): “LA NOSTRA PROPOSTA DI LEGGE È FERMA NEI CASSETTI DELLA REGIONE. INIZI L’ITER QUANTO PRIMA”
“La nostra concittadina Pia Zirpolo è un simbolo della lotta a una malattia per cui Regione Lombardia fa troppo poco. Eppure, un progetto di legge sulla fibromialgia è stato depositato da noi del Gruppo regionale del Pd ormai più di un anno fa. Ma a oggi non è stato nemmeno calendarizzato per l’iter nelle Commissioni. Non capiamo i motivi, vista la quantità di persone che ne soffre anche nel nostro territorio”, lo dice Roberta Vallacchi, consigliera regionale del Pd, dopo aver letto l’ennesimo appello della lodigiana su ‘Quotidiano della salute’, testata online che tratta temi sanitari, e sottoscrittrice della proposta di legge di cui è primo firmatario il collega Samuele Astuti.
“Pia racconta la sua difficile storia con la malattia e lancia un ennesimo appello all’assessore al Welfare Bertolaso per mettere in pratica i contenuti di una mozione, approvata dal consiglio e promossa da lei ancora nel 2017. Finora nulla si è mosso, nemmeno per quel che riguarda la nostra proposta. Eppure, i lombardi che soffrono di questa malattia invalidante spesso al 100 per cento, come nel caso di Pia, sono 60mila”, aggiunge Vallacchi.
Nel progetto di legge si spiega proprio che la fibromialgia è una malattia reumatica, caratterizzata da dolore cronico diffuso associato alla presenza di punti dolorosi, ancora poco conosciuta e che, a tutt’oggi, interessa circa 400mila persone in Italia, 60mila in Lombardia, appunto. La maggioranza dei pazienti è colpita in un’età compresa fra i 45 e i 64 anni e il dolore, quale sintomo principale, peggiora la qualità della vita e compromette in modo significativo la capacità lavorativa e produttiva di chi ne è affetto.
“Attualmente, in Italia, la patologia non è riconosciuta nell’ambito dei Livelli essenziali di assistenza e pertanto il Sistema sanitario non contempla alcuna forma di esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria. A livello regionale sono stati approvati diversi provvedimenti per dare sostegno ai soggetti portatori di fibromialgia, ma nulla di strutturato. Per questo la nostra proposta intende prima di tutto promuovere il riconoscimento della sindrome fibromialgica quale patologia cronica e invalidante, avviando contestualmente un sistema integrato di prevenzione, diagnosi e cura per assicurare a chi ne è affetto l’erogazione di prestazioni uniformi, appropriate e qualificate”, fa sapere la dem.
“Nella legge prevediamo un Registro regionale della fibromialgia per raccogliere i dati clinici dei pazienti affetti dalla malattia al fine di monitorare l’andamento epidemiologico e rilevare le problematiche connesse, anche sul piano sociale. Vogliamo che siano chiare le modalità di accertamento diagnostico della malattia, i trattamenti e gli interventi sanitari conseguenti, la qualità delle cure prestate, le conseguenze della malattia in termini funzionali e sociali. I dati poi servono a predisporre gli atti regionali di pianificazione, programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria e per l’individuazione di azioni finalizzate a promuovere la diagnosi e i percorsi diagnostici-terapeutici più efficaci”, spiega Vallacchi.
“Non solo: riteniamo necessario istituire anche una Commissione scientifica regionale per la prevenzione, diagnosi e cura della fibromialgia compostata da istituzioni sanitarie ed esperti, con il compito di predisporre le linee guida per il percorso diagnostico-terapeutico assistenziale, elaborare programmi per la formazione e l’aggiornamento dei medici, formulare proposte alla Giunta al fine di individuare e promuovere azioni per la prevenzione, la sensibilizzazione, l’informazione, la formazione e il trattamento delle complicanze della fibromialgia, analizzare i dati del Registro regionale”, sottolinea la consigliera Pd.
“La legge prevede anche l’individuazione di un centro di riferimento e di specializzazione regionale per coordinare il sistema integrato di prevenzione, diagnosi e cura, attività di formazione e di aggiornamento, campagne informative e di sensibilizzazione, il coinvolgimento delle associazioni regionali, la valutazione sull’attuazione della legge e sui risultati ottenuti. Ci sembra una norma completa, ma per poter essere eventualmente emendata ed essere efficace deve iniziare il suo iter. È passato un anno ed è ora suonata di dare una risposta ai cittadini come Pia Zirpolo”, conclude Vallacchi.
Qui l’iter e il testo del progetto di legge
Milano, 26 febbraio 2025