Carlo Borghetti commenta il comunicato della Corte dei Conti nell’ambito dei controlli sulla gestione e con un focus sulla riorganizzazione dell’assistenza sanitaria territoriale
BORGHETTI (PD): “LO DICIAMO DA TEMPO: CASE DI COMUNITÀ COME SCATOLE VUOTE. ORA PIÙ MEDICINA DI TERRITORIO”
“La Corte dei conti ci dà sostanzialmente ragione: Regione non sta facendo abbastanza per potenziare la medicina di territorio, oggi attraverso le Case di comunità. E i numeri non li indichiamo noi, ma lo stesso organo di controllo: Palazzo Lombardia dichiara che risultano attivi, con accreditamento provvisorio al Sistema sanitario regionale, 125 Case e 20 Ospedali di comunità, ma l’operatività è ridotta, non solo per la carenza di personale, ma per le forti limitazioni sull’orario di apertura e sulla gamma di servizi previsti. Insomma, come diciamo da tempo, sono delle scatole vuote”, è il commento di Carlo Borghetti, consigliere regionale del Pd e capogruppo in III Commissione Sanità, al comunicato della Corte dei Conti nell’ambito dei controlli sulla gestione e con un focus sulla riorganizzazione dell’assistenza sanitaria territoriale.
“Non c’è mai stata da parte della destra una vera volontà di potenziare la medicina territoriale, il vero tallone d’Achille della sanità lombarda, come ha dimostrato la pandemia da Covid. E finché non si riuscirà a mettere in funzione le Case di comunità, i problemi di oggi, come l’intasamento dei Pronto soccorso, l’eccessiva concentrazione della richiesta di salute sugli ospedali, le lunghe liste d’attesa non si risolveranno”, aggiunge il dem.
“Ora speriamo che sia chiaro anche alla Giunta Fontana che l’obiettivo principale del suo mandato deve essere portare a termine veramente il nuovo assetto della sanità lombarda, a partire dai territori”, conclude Borghetti.
Milano, 20 novembre 2024