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Pierfrancesco Majorino commenta la delibera che stanzia altri 23,5 milioni di euro per la riduzione delle liste di attesa


MAJORINO (PD): “NON BASTA METTERE SOLDI: REGIONE INSERISCA I PRIVATI NEL CUP E PENSI A UNA REGIA UNICA CON IL CONTACT CENTER”

“Giunta regionale e assessore Bertolaso si mettano d’accordo con loro stessi perché le continue iniezioni di denaro non stanno portando ai risultati sperati di accorciare i tempi d’attesa, anzi. E lo si evince dall’aggiornamento del programma di legislatura del presidente Fontana, deliberato pochi giorni fa, dove si certifica che l’incremento di risorse, e quindi di prestazioni sanitarie, ha allungato i tempi di attesa, non li ha fatti diminuire”, è il commento di Pierfrancesco Majorino, capogruppo regionale del Pd, alla delibera che stanzia altri 23,5 milioni di euro per la riduzione delle liste di attesa.

Nell’aggiornamento del Prs si legge, infatti, che “l’aumento ha ridotto la percentuale delle prestazioni erogate entro soglia, passate dal 77% del 2022 al 75% del 2023. L’incremento dell’offerta, inoltre, ha portato temporaneamente a un maggiore tempo medio di attesa, passando dai 51 giorni del 2022, ai 58 del 2023”, prosegue il capogruppo Pd.

“Regione pensi ad attivare quanto prima il Centro unico di prenotazione e, come chiediamo da sempre, faccia aderire tutti i privati, pena la revoca del contratto con il Servizio sanitario nazionale. E su questo il consiglio regionale ha votato due atti su nostra proposta. Allora, per essere credibili, oggi Bertolaso e Fontana devono far rispettare la volontà dell’Aula”, aggiunge il capogruppo Pd.

“Non solo: senza una seria politica di reclutamento e di incentivazione del personale medico infermieristico, non si va da nessuna parte. Di fatti Giunta e assessore non hanno ancora conseguito uno straccio di risultato. Quindi, soldi spesi nella direzione sbagliata, evidentemente”, ribadisce Majorino.

“Infine, non hanno minimamente messo in discussione il contact center di Paternò, che rimane esternalizzato e delocalizzato nel paese dei La Russa per altri 6 anni, con tutte le conseguenze del caso. Invece, andava ipotizzata una regia unica che tenesse insieme tutte le funzioni, per un miglior risultato e una migliore performance”, conclude il dem.

Milano, 29 luglio 2024

 

PD Regione Lombardia