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LA REGIONE DICE NO ALLA RIAPERTURA DEL PUNTO NASCITE DI ASOLA, CARRA (PD): “LA DESTRA SI CONFERMA DISTANTE DAI CITTADINI”

 

L’assessore Bertolaso dice no alla riapertura del punto nascite dell’ospedale di Asola.

Alla terza interrogazione presentata in un anno da Marco Carra, consigliere regionale PD, la destra al governo della regione fornisce una risposta negativa in merito alla possibile riapertura del reparto, chiuso in seguito all’emergenza Covid nel 2020.

 

“La destra in regione dimostra di essere distante dai cittadini e conferma di non avere a cuore la salute dei cittadini. I candidati della destra in regione, di fronte alle richieste della comunità asolana e del territorio, avevano detto e promesso pubblicamente che il punto nascite chiuso in epoca covid per rispondere a quella emergenza, sarebbe stato riaperto.

A distanza di un anno e dopo ben tre interrogazioni – commenta Carra – la risposta è ancora negativa. La Giunta di centrodestra, quindi, dice di no alla riapertura del punto nascite di Asola utilizzando argomenti molto deboli, inconsistenti, che non giustificano il mancato riconoscimento di un servizio e di un diritto. Le promesse della destra di riaprire il punto nascita, sbandierate in campagna elettorale, restano dunque tali, a fronte delle esigenze di un territorio che comprende un bacino di utenza di circa 80 mila persone provenienti dalle province di Mantova, Cremona e Brescia. Le richieste del territorio vanno ascoltate e occorre concedere in tempi brevi l’apertura del punto nascite, considerato che è sempre stato al di sopra degli standard previsti dalle norme e che solo nell’ultimo anno di apertura e per ragioni non imputabili alla domanda territoriale il reparto è stato di pochissimo al di sotto delle 500 nascite”.

 

“La stessa destra che sta amministrando il Comune di Asola  – conclude il consigliere Carra – dimostra di non essere all’altezza di soddisfare le esigenze della propria comunità dal momento che non si interessa di questo tema, mentre invece sarebbe importante avere un’Amministrazione locale che voglia riprendere questa importante questione e battersi nei confronti della regione per riaffermare un diritto di una Comunità”.

Milano, 22 aprile 2024

PD Regione Lombardia