“La decisione del Ministero dei beni culturali di bloccare i lavori di riqualificazione del Giardino dei Giusti è una ingerenza senza precedenti – dichiara il vice Presidente del Consiglio Regionale, Carlo Borghetti – Il progetto aveva avuto il via libera dal Consiglio Comunale, dalla Soprintendenza e aveva pure superato il giudizio del Tar. Questa decisione è un precedente pericoloso che lede i principi di autonomia su cui si basa il nostro ordinamento e, soprattutto, mortifica l’impegno di chi da anni è impegnato nel dare a Milano un luogo dove poter continuare a coltivare la memoria di chi, nel mondo, si è strenuamente battuto contro le dittature e le ingiustizie più profonde. Mi auguro – conclude Borghetti – che questa decisione sia esclusivamente frutto di una errata valutazione tecnica e non sia invece stata dettata da pressioni politiche. Per questo motivo ribadisco la mia solidarietà all’Associazione per il Giardino dei Giusti (composta da Comune di Milano, Gariwo e UCEI) e mi auguro che il ministro Bonisoli possa tornare rapidamente sui suoi passi”.
Milano, 13 febbraio 2019