RSA-Borghetti e Casati (Pd): “Bertolaso pensi a calmierare le rette agli ospiti, non a chiuderle”
“Bertolaso pensi a calmierare le rette agli ospiti, non a chiuderle”. I consiglieri regionali del Pd, Carlo Borghetti e Davide Casati, ribattono così all’assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso che nei giorni scorsi ha dichiarato che le RSA verranno progressivamente chiuse. “Gli ospiti delle RSA- sottolineano i consiglieri dem- hanno oggi una condizione di salute che non gli consente di essere curati a domicilio. Per questo ci sarà sempre bisogno di strutture residenziali per anziani non autosufficienti. Non deve esserci contrapposizione tra assistenza domiciliare e residenzialità, ma integrazione. Certamente c’è bisogno di innovare il modello di RSA (come ci ha insegnato anche la pandemia) ma altro è pensare di chiuderle!”.
“Ci attendiamo – concludono Borghetti e Casati- che nel nuovo Piano sociosanitario che l’assessore ci presenterà da discutere in bozza ci sia un’adeguata proposta di evoluzione e sostegno alle RSA e alle Politiche per gli anziani non autosufficienti con uno sviluppo e finanziamento adeguato di tutta la filiera dei servizi, che va dall’assistenza domiciliare agli hospice, passando per le badanti, l’housing sociale, i centri diurni e le RSA. Ad oggi la Regione copre solo il 40% dei costi di un anziano in RSA, il resto lo pagano le famiglie! Ma forse Bertolaso non conosce questa realtà. Mentre un anziano in ospedale si vede garantito il costo della cura dal Servizio sanitario regionale, in RSA no: una disparità di trattamento non rispettosa della Costituzione. Bertolaso metta mano al portafoglio, come già fanno il Veneto, oltre che la Toscana e l’Emilia Romagna. Il costo alberghiero può essere a carico degli ospiti, ma il costo sanitario deve essere pagato tutto dal servizio sanitario regionale, così da calmierare la retta”.
Milano, 17 novembre 2023