BOCCI E PIZZUL (PD): “LA SOLITA CENERENTOLA. MA A RISCHIO STAVOLTA CI SONO ANCHE LE BIBLIOTECHE”
Un taglio certo, dal 2023, del 30%. Biblioteche e archivi in difficoltà. Niente digitalizzazione delle sale. La cultura in Lombardia continua a essere la Cenerentola “e nessuno in Giunta o in assessorato solleva il sopracciglio, nemmeno di fronte al fatto che non si sfruttano le risorse europee tanto quanto si potrebbe”, sono allibiti Paola Bocci e Fabio Pizzul, capodelegazione del Pd in Commissione Cultura e capogruppo dem, al termine della seduta cui hanno partecipato stamattina.
“In Commissione abbiamo analizzato i documenti di bilancio che devono andare in consiglio entro l’anno e abbiamo scoperto che per la cultura, se per il 2022 si tratta di stare in equilibrio e chiudere i conti, per il 2023 è una debacle: il taglio è almeno del 30%”, spiegano Bocci e Pizzul.
A soffrire di più saranno “biblioteche e archivi che si ritroveranno in gravi difficoltà, ci è poi stato detto chiaramente che è probabile che non si riesca a fare il bando per la digitalizzazione delle sale. E non osiamo immaginare come potranno cavarsela gli altri settori importanti, come teatro e cinematografia”, dicono i dem.
Eppure, una soluzione, finora mai percorsa, ci sarebbe: “Perché Regione Lombardia non partecipa all’assegnazione diretta dei fondi europei sulla cultura? Non si può lamentare che i soldi sono pochi quando quelli accessibili non prova nemmeno a prenderli. Qual è il problema? Incapacità? Non volontà? Chiediamo all’assessore Galli di rispondere e soprattutto di non abbandonare un settore importante come la cultura a se stesso”, concludono Bocci e Pizzul.
Milano, 9 novembre 2022