Rozza (Pd) a Moratti e Gallera: Solo a pochi mesi dalle elezioni si ricordano degli infermieri. Per ora solo parole. Serve discussione e approvazione del nostro progetto di legge sul direttore assistenziale e assunzione del personale necessario
Serve discussione e approvazione del progetto di legge sul direttore assistenziale e assunzione del personale necessario Ad affermarlo è la consigliera regionale del Pd Carmela Rozza, a commento delle continue recenti dichiarazioni dei due esponenti di Centro destra di volontà di valorizzare gli infermieri. “L’assessore e l’ex assessore regionale alla sanità, Moratti e Gallera- sottolinea Rozza-, dopo quattro anni di totale disinteresse si ricordano delle professioni sanitarie non mediche, a pochi mesi dalle elezioni. Per ora sono solo parole. Fin ad oggi non è stato fatto nulla di concreto per la loro valorizzazione. Si poteva, come avevamo chiesto, intervenire sulle linee guida dei Poas (Piani di organizzazione aziendale strategica) di Ats e Asst: si poteva prevedere che la direzione delle professioni sanitarie fosse posta alla pari del direttore sanitario e che nelle strutture complesse di Ats e Asst fossero affidati ruoli direttivi ai professionisti non medici, ciascuno nella propria area di intervento. Ad esempio in una struttura complessa riabilitativa il ruolo di dirigenza delle professioni sanitarie non mediche deve essere affidato a un fisioterapista e cosi per tutte le altre strutture complesse e professioni . Ma le nostre richieste sono state tutte respinte”.
“Nulla di fatto anche per le assunzioni – continua Rozza- Moratti afferma che i nuovi assunti sono mille, e peraltro non ci risulta siano impiegati sul territorio. Ma in realtà se ne dovrebbero assumere ,secondo quanto stabilisce il D.M 77, 4500, uno ogni 3000 abitanti”.
“Dopo le chiacchere- conclude Rozza- vorremmo si passasse ai fatti. Chiediamo innanzitutto che sia discusso e approvato al più presto in Commissione sanità il nostro progetto di legge di istituzione del direttore assistenziale, progetto a cui , solo di recente, è approdato anche Gallera. Sia, inoltre, assunto un numero di professionisti della sanità adeguato a offrire un servizio efficiente e siano garantite loro buone condizioni di lavoro. Non certo sull’esempio degli ambulatori territoriali aperti nelle periferie milanesi dove si pretende che un solo infermiere offra assistenza a un intero quartiere”.
Milano,11 luglio 2022