RIFORMA SANITARIA: SCANDELLA (PD), “LA REGIONE DIMENTICA I PICCOLI OSPEDALI”
La Lombardia ha grandi ospedali che contengono e concentrano tutte le specialistiche, mentre il territorio, soprattutto quello periferico, è sempre più sguarnito e impoverito, costringendo i cittadini a spostarsi per molti chilometri anche per cure di riabilitazione o legate a patologie che prevedono una lunga convalescenza. È uno dei problemi della sanità lombarda che il PD vorrebbe correggere con la riforma in discussione in Consiglio regionale, ma questo si scontra con l’impostazione di fondo della sanità lombarda voluto dal centrodestra negli ultimi vent’anni.
“Gli slogan della competizione tra sanità pubblica e sanità privata e della libertà di scelta hanno portato allo sviluppo di grandi ospedali, pubblici e privati, dall’offerta sempre più ampia, e finito per concentrare lì la stragrande maggioranza delle risorse – spiega il consigliere dem Jacopo Scandella -. Il problema è che le aree periferiche sono state via via sguarnite: si rompe un ecografo? Non viene sostituito. Va in pensione un cardiologo? Non viene rimpiazzato. Medici e specialisti non vengono incentivati né in termini economici né di carriera a coprire le aree rimaste scoperte e il risultato è l’impoverimento e la chiusura di reparti e piccoli ospedali, senza che questa venga minimamente compensata.”
“Esiste una direttiva nazionale – continua Scandella – che chiede di organizzare la rete ospedaliera in ragione dell’intensità di cura, prevedendo una distribuzione dei servizi più funzionale ed efficiente e più vicina ai cittadini, con centri ad elevata specialità, IRCCS, ospedali di riferimento e ospedali di territorio. In Lombardia questa impostazione è stata tradita, perché chi guida la Regione non ha la volontà di governare la rete ospedaliera, affidandosi ideologicamente a una sorta di mercato della salute. Non può funzionare, perché in alcuni territori, in particolare quelli montani, avere un ospedale non sarà mai vantaggioso dal punto di vista economico, ma è un presidio indispensabile di salute pubblica”.
Milano, 16 novembre 2021