Con i contagi in Europa in crescita esponenziale e un rilassamento dell’uso di misure di protezione e distanziamento anche da parte della popolazione immunizzata, è opportuno accelerare il ritmo delle vaccinazioni per gli over 60, soprattutto delle terze dosi ma anche dell’antinfluenzale, facendo leva su una massiccia campagna di comunicazione e informazione grazie anche alla capillarità territoriale dei medici di base e delle farmacie. Al contempo, vista la concomitanza con l’arrivo dei virus influenzali, è importante potenziare il tracciamento con tamponi anche tra la popolazione vaccinata per isolare i casi di Covid19.
Che l’Italia e la Lombardia siano ancora in una fase non emergenziale è un dato positivo, ma non rappresenta un giustificativo per lasciare che il monitoraggio serva unicamente a garantire un green pass a chi non è vaccinato. La macchina organizzativa messa in campo nei mesi scorsi non può fermarsi in base a un cauto ottimismo sulle ospedalizzazioni. Non siamo ancora entrati nella fase endemica del Covid19. I vaccini certamente sono vitali, ma da soli oggi non bastano.
Tutti i dati indicano infatti che l’Europa è nuovamente l’epicentro della pandemia, siamo nella quarta ondata. E le frontiere non sono invalicabili visto che attività hanno ripreso e le persone hanno ricominciato a spostarsi. I resistenti alla vaccinazione sono ancora troppi, nonostante l’evidenza dei dati abbia smantellato le teorie no vax, e i presidi e i cortei antisistema sono dannosi in questa fase perché permettono al virus di circolare, come abbiamo visto in Friuli Venezia Giulia. La Lombardia è la Regione più popolosa, forse la più interconnessa territorialmente. Se fermiamo qui il virus ne risentirà l’intero Paese.
Gianni Girelli
Presidente Commissione d’inchiesta Covid19 di Regione Lombardia
Milano, 5 novembre 2021