DOTE SCUOLA, ORSENIGO (PD): “NEL COMASCO 1841 FAMIGLIE NON AMMESSE ALLA MISURA MA NON FINANZIATE. 46MILA STUDENTI LOMBARDI TAGLIATI FUORI DAI SOSTEGNI. LA REGIONE RIMEDI SUBITO”
“Sono 1.841 le famiglie nella provincia di Como che non hanno ricevuto i finanziamenti del bando Dote scuola – Materiale didattico per l’acquisto di libri di testo e dotazioni tecnologiche, nonostante siano state ammesse alla misura. Parliamo del 36% dei richiedenti. In altre province sono quasi il 50% e in tutta la Lombardia il totale ammonta a 45.980 studenti lasciati senza sostegno. Non è accettabile. Regione intervenga subito stanziando ulteriori e sufficienti risorse” è il commento del consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo, alla risposta data dall’assessore Sala alla question time del Pd sul tema, questa mattina, in aula.
“Sicuramente la crisi seguita alla pandemia ha spinto molte più famiglie a partecipare alla Dote, rispetto agli anni scorsi, e non è comprensibile, né ha aiutato, la scelta di aver tenuto aperto il bando per un periodo di tempo più limitato del solito – prosegue Orsenigo – Sono tante le persone che hanno bisogno di questo sostegno e che ci hanno segnalato la difficoltà di accedervi. E noi abbiamo sempre chiesto in sede di bilancio di incrementare le risorse a carico di Regione Lombardia”.
Sulla ripetuta critica di Sala al Governo a proposito di un insufficiente riparto statale, il consigliere dem sottolinea che “il Governo, oltre a stanziare risorse specifiche per questa misura, ha, nel corso dell’anno, messo a disposizione risorse aggiuntive per l’acquisto di strumentazioni digitali, quindi uno sforzo in più c’è stato. Serve, piuttosto, maggiore collaborazione. È necessario aumentare la posta messa a bilancio dalla Regione ed è quello che noi chiederemo. Voglio ricordare che in Lombardia sono cresciuti i cosiddetti Neet, i ragazzi che non studiano e non lavorano, e spesso questo avviene anche perché le famiglie non riescono a sostenere le spese per gli studi. Lasciare fuori quasi 46mila studenti lombardi e non finanziare, come ci ha detto l’assessore, dal 36 al 47 per cento delle richieste, a seconda della provincia, non è assolutamente accettabile”.
“Regione Lombardia deve finalmente scendere in campo in modo risolutivo. Rilancio con urgenza la mia proposta a questa amministrazione: servono libri gratis per medie e superiori, trasporti pubblici gratuiti per gli under-26 come già fatto in altre regioni, politiche attive del lavoro e per l’inserimento post-laurea. In gioco c’è il futuro dei giovani ma soprattutto della Lombardia” conclude il consigliere comasco.
Milano, 7 settembre 2021