BOCCI (PD): “OK AL GRATUITO PATROCINIO PER LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA. ORA SUBITO LE RISORSE”
“Dopo anni in cui abbiamo insistito, sollecitato, evidenziato che ce n’era bisogno, finalmente oggi si apre uno spiraglio più concreto perché anche in Lombardia, come in altre regioni, ci sia un fondo destinato a coprire le spese legali per le donne vittime di violenza che lo Stato non copre. È stato infatti approvato, come invito alla Giunta regionale, ma mi auguro che diventi presto un impegno concreto e reale, con la destinazione di risorse congrue sufficienti, un mio ordine del giorno all’assestamento di bilancio sull’estensione del gratuito patrocinio a copertura delle spese processuali delle vittime di violenza, che purtroppo con la pandemia sono andate sempre aumentando”, lo fa sapere Paola Bocci, consigliera regionale del Pd, al termine della votazione.
“È importante il fatto che siamo riusciti a sensibilizzare la Giunta sulla necessità di stanziare un fondo con finalità ben precise, anche perché ci ho provato più volte in questi anni – aggiunge Bocci –. Quello che chiediamo è che Regione finanzi l’estensione del patrocinio per le vittime di violenza domestica e di genere, oltre i casi previsti dalla normativa nazionale, sia in ambito penale sia in ambito civile. Parliamo di spese importanti che riguardano tutta la parte civile, come nelle attività stragiudiziali, nei procedimenti di separazione e divorzio o per ottenere alimenti e mantenimento dei figli. Tutte spese che le donne, fino a oggi, si trovano ad affrontare da sole, in momenti che sono spesso di grande difficoltà economica. Oltre tutto, in questo modo, si adempie agli impegni assunti con il Piano quadriennale regionale per le Politiche di parità e di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne degli anni 2020-2023”.
E poiché nell’odg Bocci e il Pd avevano chiesto “un impegno, proprio in virtù del fatto che è tutto previsto dal Piano quadriennale, ci auguriamo che al più presto ci sia un appostamento finanziario di bilancio preciso”.
Da questo punto di vista, ricorda la consigliera dem, “altre Regioni sono già attive con fondi complementari alle risorse destinate a questo scopo dallo Stato. Oltre tutto non si tratta di moltissimi soldi, ma sono fondamentali per le donne che devono affrontare queste spese ingenti da sole, nel caso, appunto, di separazioni e divorzi o per ottenere risarcimenti dal maltrattante. Spesso, infatti, rinunciano perché non hanno la forza economica. E solo chiudendo del tutto una situazione difficile, possono riprendersi completamente in mano la propria vita. Ma se non hanno la possibilità di affrontare tutto questo, un futuro libero da un passato di violenza è molto ridotto”.
Milano, 27 luglio 2021