Covid, Girelli: “Urgente far ripartire la sanità “non covid”. In Lombardia pesante riduzione visite, interventi e screening”
Un cronoprogramma dettagliato per ogni singola azienda, in relazione all’andamento della curva pandemica, affinché ogni ASST torni al pieno delle sue potenzialità nell’erogazione di prestazioni ambulatoriali, diagnostiche e interventi chirurgici e quali iniziative straordinarie assumere, valorizzando l’offerta pubblica, per abbattere le liste di attesa e recuperare contestualmente tutte le prestazioni sanitarie arretrate. Sono queste le domande che, con un’interrogazione a risposta scritta, il Presidente della Commissione regionale d’Inchiesta Covid 19 Gianni Girelli ha posto all’assessora Moratti.
“Secondo uno studio sul confronto tra 2019 e 2020 sulle prestazioni sanitarie effettuate dal SSN, effettuato dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS) in collaborazione con il (MeS) della Scuola Superiore Sant’Anna, si evince che in Lombardia c’è stata una riduzione complessiva di ricoveri programmati rispetto agli stessi mesi del 2019 (-210.647), con ad esempio una riduzione del 35% di interventi chirurgici per tumore alla mammella, del 42,5% per tumore alla prostata, del 42,3% per tumore al colon, del 50,6% per interventi per by pass aortocoronarico e un analogo calo si evidenzia per le prestazioni specialistiche (-9,4 milioni) con un calo del 35,5% degli screening mammografici, del 29,8% dei pap-test – spiega Gianni Girelli – Visto che questa situazione sta facendo pagare un prezzo molto alto in termini di salute a tutti quei cittadini – soprattutto pazienti fragili e cronici che si sono visti rinviare visite e prestazioni – credo sia quanto mai urgente far ripartire a pieno ritmo e in sicurezza la sanità “non covid” .
Milano, 14 maggio 2021