“Ricordo che tra questi criteri c’è l’esito negativo di un tampone eseguito nelle precedenti 48 ore. L’ho fatto presente, stamattina, in Commissione Sanità, avanzando una proposta alla presenza del direttore generale del Welfare Pavesi – racconta Borghetti –. Sarebbe, infatti, una beffa per i parenti, cui ora è data la possibilità di visitare i propri cari, dopo mesi, essere costretti a pagare di tasca propria il tampone che consenta loro l’ingresso nelle Rsa Covid free”.
Da qui la richiesta del vicepresidente: “Propongo a Fontana e Moratti che il tampone sia pagato dalla Regione, e sia fornito ed eseguito ai parenti direttamente dalla Rsa. E mi ha fatto piacere capire che il direttore Pavesi, dopo avermi ascoltato, ha già risposto in termini possibilistici”.
Soddisfatto della disponibilità espressa, Borghetti si augura “che la Giunta proceda velocemente in questa direzione, in modo che le visite siano possibili davvero da subito anche per i familiari che non hanno ancora avuto la doppia vaccinazione”.
Milano, 12 maggio 2021