La Relazione annuale sull’Istituzione del Fattore famiglia lombardo è stata al centro del dibattito, questa mattina, in III Commissione Sanità, alla presenza dell’assessore regionale alla Famiglia Locatelli. “Fattore famiglia lombardo? La montagna ha partorito il topolino”, ha commentato subito dopo Carlo Borghetti, consigliere regionale del Pd e vicepresidente d’Aula.
“Dopo 10 anni che in Regione Lombardia se ne parla, a oltre 3 anni dalla sua istituzione, si dimostra che il Fattore famiglia lombardo non incide sulla graduatoria di accesso ai pochissimi servizi per i quali è applicato, ovvero bonus badanti, dote infanzia e pacchetto famiglia. Le famiglie lombarde non si sono nemmeno accorte che esiste. È necessaria una riorganizzazione, una messa a sistema, una semplificazione e un incremento delle misure, ma soprattutto serve un salto culturale: sostenere le famiglie non significa solo fare misure assistenziali per le fragilità, che è il minimo e a questo scopo esiste già l’Isee nazionale. E servono più risorse”, spiega Borghetti.
“Ho detto all’assessore Locatelli di rispolverare un vecchia delibera della sua predecessore, Cristina Cantù, che istituiva un Fondo Famiglia di 300 milioni di euro all’anno – altro che Ffl –, rimasto però sempre nei cassetti di Palazzo Lombardia”, conclude il vicepresidente.
Milano, 5 maggio 2021