Il voto favorevole del Partito Democratico alla legge sui disturbi alimentari, che introduce strumenti, azioni e misure per prevenire e curare i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, esprime l’attenzione verso un fenomeno complesso e difficile che riguarda, purtroppo, anche moltissimi adolescenti. Rimane però da chiedersi perché per definire la problematica si debba ricorrere ad un PDL e non pensare invece ad inserirla come capitolo nella riforma della legge regionale della Sanità, che dovremo affrontare nelle prossime settimane. Non è infatti di poco conto ricondurre l’organizzazione di adeguati percorsi di presa in carico al sistema generale piuttosto che legarli ad una norma che, vista l’inadeguata dotazione finanziaria di 1 milione e mezzo, rischia di essere più un annuncio che una risposta ad un disagio.
Il voto favorevole è quindi legato più ad un impegno che ad una fiducia nel merito. Un’adesione responsabile affinché nella riforma della sanità venga ricompreso questo settore e perché si faccia un’analisi dei bisogni e dei fondi necessari. Non possiamo davvero permetterci di creare speranze e aspettative che poi potrebbero essere disattese.
Gianni Girelli
Consigliere regionale PD
Milano, 16 febbraio, 2021