RIMPASTO IN REGIONE: SCANDELLA (PD), “GALLERA SOLO UN PARAFULMINE, SI DOVREBBE DIMETTERE ANCHE FONTANA”
“Il rimpasto nella Giunta Regionale e le modalità con cui ci si è arrivati meritano qualche commento. Innanzitutto, evidenziano la clamorosa assenza della voce del presidente Fontana nel meccanismo decisionale e il fatto che le sorti della Lombardia siano definite a Roma dal trio Salvini-Berlusconi-Meloni. Nel merito, la sostituzione dell’assessore al Welfare Giulio Gallera costituisce chiaramente un tentativo di trovare il parafulmine su cui scaricare quanto successo in Lombardia nell’ultimo anno. Infatti, che Gallera abbia commesso evidenti errori è sotto gli occhi di tutti, ma è altrettanto chiaro come abbia sempre agito in sintonia con il presidente Fontana. Ne consegue che dovrebbe dunque dimettersi anche Fontana, anche perché il fallimento della gestione della sanità lombarda non può essere ricondotto all’operato di un singolo assessore, ma a scelte di fondo operate negli anni e, in particolare, allo smantellamento della sanità territoriale. Una riforma radicale della legge 23 del 2015 è ormai più che urgente”.
“Infine, l’ingresso nella Giunta regionale della Lombardia di quelli che vengono definiti tre esponenti di spicco del centro-destra nazionale (Moratti, Locatelli, Guidesi) certifica il fatto che sinora questa Giunta ha operato malissimo e necessita di un rimpasto corposo. Ma non sarà sufficiente a farle ritrovare la rotta”.
Così il consigliere regionale del Pd Jacopo Scandella commenta il rimpasto della giunta regionale annunciato oggi dal presidente Attilio Fontana.
Milano, 8 gennaio 2021