Dopo il virus, la crisi dei bilanci rischia di far saltare il sistema. Regione e Governo intervengano
Con la diminuzione dei pazienti, a causa dei decessi legati al Covid19 soprattutto nei mesi bui della pandemia, con le spese aumentate e i costi delle rette raddoppiate, con lo stop al turn over di medici e infermieri e le incertezze dei prossimi mesi, le RSA sono in vera emergenza. Ma non si tratta solo di crisi di bilanci e mancanza di personale sanitario, perché sullo sfondo incombe anche il timore di azioni legali verso le strutture per la morte di alcuni ospiti – cause che però non tengono conto forse del grande lavoro fatto da tutte le persone che operano nelle fondazioni, spesso senza indicazione, ispirato solo dal desiderio di tutelare gli ospiti.
Nelle condizioni attuali, tanto incerte quanto pesanti, molte RSA potrebbero chiudere. Senza un forte e tempestivo intervento da parte di Regione Lombardia e del Governo è dunque a rischio uno dei pilastri del nostro sistema socio sanitario. E se saltano le strutture di ricovero per anziani e persone fragili, che da sempre sostengono le famiglie, non possiamo non temere una profonda crisi sociale.
Per cercare di evitare uno scenario tanto preoccupante, è dunque necessario che le Istituzioni stanzino risorse capaci di fronteggiare questa emergenza. Così come è vitale che si attivino per tutelare il personale. Il pericolo davvero concreto che stiamo correndo è che alcune piccole realtà non riescano a resistere a questa crisi e vada disperso un patrimonio di valori non indifferente. Serve scongiurare che grossi gruppi profit possano subentrare nella gestione, togliendo la caratteristica fondamentale delle fondazioni presenti sul territorio lombardo, e a Brescia in particolare, ovvero il profondo legame fra le strutture e le comunità.
Dopo avere messo in sicurezza le RSA, servirà aprire un serio confronto su come si intende gestire in futuro la tutela delle persone anziane. Aumenta l’età media, cambia la tipologia delle famiglie e la composizione sociale. Tutti aspetti e trasformazioni che hanno bisogno di capacità di lettura e programmazione attenta. Con una sola priorità: la centralità della persona, la sua tutela e valorizzazione, in particolare quando vive il periodo di maggior fragilità della sua vita.
Gianni Girelli
Presidente Commissione d’Inchiesta Covid19