E’ iniziato in questi giorni il percorso dell’Assestamento di Bilancio nelle commissioni, in vista della discussione in aula prevista per il 27 e 28 luglio prossimi.
Un bilancio timido e difensivo, con Regione Lombardia che si imita ad attendere risorse dallo Stato e promette oltre 3 miliardi di investimenti pubblici scaricandone a terra, per il momento, solo 400 milioni.
L’emergenza Covid-19 ha determinato minori entrate tributarie regionali per 218 milioni e ha visto la Regione spendere oltre 800 milioni di euro per interventi urgenti. L’assessore al bilancio, il leghista Davide Caparini, sostiene che queste cifre debbano essere interamente coperte dal Governo e minaccia, in caso contrario, tagli lineari a tutte le politiche regionali.
Una mossa da giocatore di poker per poter ottenere il massimo al tavolo di trattiva con il Governo, ma quante carte tiene nascoste Regione Lombardia?
Degli 800 milioni di spese annunciati, quanti davvero sono stati correttamente rendicontati e quanti rimangono ancora indeterminati nella confusa gestione della centrale regionale acquisti?
Nel bilancio regionale compaiono sempre dei capitoli denominati in modo generico “fondi e accantonamenti”, per di più con la sola indicazione delle variazioni previste. Perché non renderli leggibili e considerare un loro utilizzo in virtù dell’emergenza sanitaria ed economica?
L’assessore Caparini continua a parlare pomposamente di Piano Marshall regionale da 3 miliardi di investimenti, ma come verranno utilizzati?
Sono tante le domande aperte per un bilancio difensivo e puntato solo a chiedere soldi a Roma.
Regione Lombardia dovrebbe essere in prima linea anche nella richiesta dell’utilizzo di tutti i fondi messi a disposizione in tempi rapidi dal MES a livello europeo, ma anche su questo non abbiamo sentito una sola parola.
Dovrebbe essere il tempo del coraggio e della determinazione, ma qui sembriamo fermi a quello della recriminazione.
Fabio Pizzul, Capogruppo