I parlamentari democratici Maurizio Martina e Elena Carnevali e i consiglieri regionali Jacopo Scandella e Gianni Girelli commentano la notizia del possibile spostamento temporaneo dei reparti di Chirurgia, Urologia e Ortopedia da Lovere a Piario: “Si parla di uno spostamento temporaneo che si teme però possa diventare definitivo. Una decisione sbagliata per almeno tre ragioni: non si fa una riorganizzazione a emergenza ancora in corso, visto anche l’apporto fondamentale che le piccole strutture ospedaliere di periferia hanno dato negli ultimi drammatici mesi.
La riorganizzazione della rete ospedaliera compreso il rafforzamento delle terapie intensive e sub intensive è uno degli assi del Decreto “ Rilancio”.
Il metodo, inoltre, è sbagliato perché, come già accaduto a San Giovanni Bianco e a Piario, prima si decide di spostare o di chiudere e solo dopo si discute con il territorio, in particolare con i Sindaci. Si tratta, infine, di non alimentare una ‘guerra tra poveri’, tra piccole strutture ospedaliere priva di strategia. Ogni modifica della mission di un ospedale va visto in relazione alla rete ospedaliera territoriale. Non si cambia la funzione del singolo ospedale a scatola chiusa ma vanno individuate le garanzie di efficacia in obbiettivi di salute del territorio nel suo complesso.
Ad oggi non c’è un piano comprensibile capace di rilanciare le strutture ospedaliere montane con investimenti adeguati, e contrastare così la desertificazione dei servizi pubblici. E’ necessario potenziare e riorganizzare quella rete, senza fare tagli lineari ma mantenendo intatta l’offerta per i cittadini.
Chiediamo innanzitutto che ci sia la massima trasparenza, chiarezza e condivisone.”
Milano, 25 maggio 2020