Le famiglie devono essere tutte uguali, sempre. Ad affermarlo è la consigliera regionale Paola Bocci (Pd) che denuncia un bando della Regione Lombardia fortemente discriminatorio. “L’ultimo bando- spiega Bocci- per il sostegno abitativo del 20 marzo scorso, rivolto a genitori separati e divorziati, prevede ancora tra i requisiti di accesso che i figli siano nati nel matrimonio, escludendo tutte le famiglie con figli nati fuori da un unione legale. Una discriminazione inaccettabile, non nuova per la Regione Lombardia, che deve essere corretta”.
“Mentre il Governo – conclude Bocci- si appresta a chiarire il decreto relativo all’avvio della fase 2,che includerà tutti gli ‘affetti stabili’ e non, come era stato erroneamente interpretato, solo quelli famigliari giuridicamente tracciabili, la Regione si ostina a discriminare tra famiglie. Non è accettabile. Anziché discriminare la Regione dovrebbe incrementare il sostegno economico a tutte le famiglie che da sempre è insufficiente”.
Milano, 27 aprile 2020