Il Governo, con il ministro Gualtieri e il sottosegretario Misiani, sta lavorando intensamente per affrontare i tanti temi economici di questa inedita crisi sanitaria. A breve, uscirà il decreto Aprile che si annuncia pari al decreto Cura Italia per impatto economico e studia come risolvere il problema di mancanza di liquidità.
La gran parte delle aziende lombarde può contare sulla cassa integrazione ordinaria, sul fondo d’integrazione salariale e fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato, tutti coperti dal Decreto Legge Cura Italia. L’obiettivo del Governo è chiaro: non verrà lasciato indietro nessun lavoratore dipendente. In questa ottica, per le piccole e piccolissime imprese c’è la Cassa integrazione in deroga, con un primo stanziamento di 135 milioni e un secondo di 198 milioni. Il Governo, inoltre, ha sospeso il pagamento di tributi e contributi per 10,7 miliardi di euro, rinviando scadenze e sospendendo i versamenti. Qui maggiori dettagli.
Per famiglie e imprese, sono stati inoltre stanziati 5 miliardi, con effetto volano per 350, al fine di garantire liquidità. Qui i dettagli.
La Regione Lombardia, dal canto suo, ha proceduto questa settimana a definire il differimento di ogni scadenza di propria competenza fino al 30 giugno: riguarda il bollo auto, l’Irap e altre tasse di importo minore. Il gruppo regionale del Pd aveva chiesto questo provvedimento già da settimane e quindi apprezza questo passaggio, sebbene ci sia ancora molto che la Regione può fare. Un problema centrale, posto dal Pd e che non ha ricevuto risposta, è la rapidità con cui devono essere erogati i contributi. Finlombarda, il debole e un po’ screditato braccio finanziario della Regione Lombardia, non può permettersi di impiegare anni ad erogare i contributi. Occorre rivederne in fretta le procedure, perché in questa fase non ci si può permettere alcun ritardo nel sostegno all’economia lombarda.
Molte Regioni hanno fatto molto di più della Lombardia, tra queste la Regione Lazio guidata da Nicola Zingaretti. 500 milioni di euro di prestiti e garanzie per le imprese a cui vengono sospesi mutui e rimborso dei prestiti erogati dalla Regione. Per la cassa in deroga, la Regione Lazio aggiunge con risorse proprie quasi due volte la dotazione statale. A ciò si aggiungono 23 milioni per il contributo all’affitto di commercianti e artigiani che sono chiusi per le restrizioni dovute all’emergenza.
La Lombardia è la Regione più colpita, perché non fa altrettanto?
RedazioneNovitàSettegiorniPD-502