Skip to main content

Cinema e teatri
BOCCI E PIZZUL (PD): “MANCATO IL SEGNALE DI COESIONE DI FRONTE A CITTADINI E COMPARTO”

“Sarebbe stato un bel segnale di coesione di fronte ai cittadini e soprattutto di fronte al comparto, che è forse quello che sta pagando più di tutti l’emergenza. Per questo ci aspettavamo che sarebbero state accolte, anche se emendate, le nostre proposte rispetto al Piano triennale della cultura 2020/2023”, lo dicono Paola Bocci e Fabio Pizzul, consiglieri regionali del Pd e componenti della VII Commissione Cultura, dopo l’approvazione del piano, questa mattina, in consiglio regionale, ma la bocciatura dell’articolato ordine del giorno in cui chiedevano provvedimenti immediati e sostegno alla promozione appena la situazione migliorerà per cultura e spettacolo, con attenzione a tutta la filiera, ovvero produzione, distribuzione, esercizio e promozione. Misure che il Gruppo regionale del Pd aveva chiesto da subito, diverse settimane fa, evidenziando le azioni necessarie e urgenti.

“A questo proposito, abbiamo anche votato a favore dell’emendamento dell’assessore Galli che sostiene apertamente il fatto che si renderanno necessari dei provvedimenti urgenti e finalizzati ad attenuare l’impatto negativo della chiusura di tutte le attività – spiega Bocci –. E in fondo noi proponevamo le stesse cose nel nostro ordine del giorno, impegnando la Giunta regionale a mettere in atto con urgenza e tempestivamente azioni e provvedimenti a tutela e a sostegno del settore, l’istituzione di un tavolo di crisi, l’estensione delle misure di accesso al credito, l’esenzione temporanea del versamento dei tributi, la creazione di un fondo straordinario di sostegno, l’implementazione dello stanziamento complessivo del fondo relativo all’Avviso unico cultura, tanto per fare qualche esempio”.

Per il capogruppo Pizzul la lettura della situazione che ha investito tutti i settori produttivi, a partire da quello culturale, è in due parole: “Tempo e condivisione. Il tempo è fattore fondamentale, per tutti coloro che in questo momento trovano messe in discussione le loro certezze e abitudini, anche nella possibilità di guardare al futuro con fiducia. Allora sarà importante dare segnali il più possibile tempestivi, non tanto con provvedimenti puntuali, ma con la presa in carico delle grosse preoccupazioni di settori come quello della cultura e dello spettacolo nella complessità di tutta la sua filiera. Un atto condiviso e non solo burocratico sarebbe stato un segnale importante. Esprimo, perciò, rammarico per l’atteggiamento brusco nei confronti della nostra proposta da parte della Giunta. Ci sarebbe piaciuto un atteggiamento di condivisione, appunto, perché da questa situazione o ne usciamo insieme o non ne usciamo, non ci saranno vincitori o vinti. Per questo, come segnale di apertura di disponibilità ci siamo astenuti sul Piano, nella consapevolezza e con l’auspicio che il tempo e la condivisione ci vedranno assieme a dare risposte a un settore che più degli altri vedremo pagare rispetto a questa crisi”.

Per questo, conclude Bocci, “nonostante non si sia preso un impegno sull’ordine del giorno presentato in Aula che poteva essere un segnale di unitarietà tra Giunta e consiglio agli occhi del comparto, ci auguriamo di vedere presto la delibera e soprattutto i suoi contenuti”.

Milano, 31 marzo 2020

L’iter del provvedimento e il testo sul sito del Consiglio regionale

 

PD Regione Lombardia