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CASE POPOLARI: ROZZA (PD), “NELLA GIUNTA DI LUNEDÌ REGIONE LOMBARDIA SOSPENDA PAGAMENTI E INCOMBENZE AMMINISTRATIVE PER GLI INQUILINI”

 

“Domani si riunirà la Giunta regionale e all’ordine del giorno ci sono misure che riguardano le case popolari. Ci auguriamo che finalmente, come chiediamo da dieci giorni, la Regione intervenga con misure sia di sorveglianza sanitaria che economiche. Noi chiediamo che Palazzo Lombardia sospenda il pagamento dei canoni e tutte le incombenze amministrative per gli inquilini delle case popolari lombarde, siano esse di proprietà Aler o dei comuni. Sono troppi gli anziani soli per i quali anche le operazioni normali, in questa emergenza, diventano difficili da compiere”.

 

Lo dichiara la consigliera regionale del Pd Carmela Rozza, che già dieci giorni fa aveva inviato una lettera in merito all’assessore regionale Stefano Bolognini, nella speranza che le richieste trovino conferma nelle delibere che domani, lunedì, la giunta adotterà.

 

Ecco le richieste del Pd:

  • Sospendere i pagamenti per inquilini e commercianti in affitto in locali Aler e dei Comuni, come ha fatto Milano;
  • Sospendere i termini per la verifica dell’anagrafe dell’utenza;
  • Sospendere i termini per l’opposizione ai decreti di decadenza dall’assegnazione, consentendo inoltre la possibilità di contro dedurre per via amministrativa e non solo per via giudiziaria;
  • Sospendere qualsivoglia incombenza amministrativa che preveda scadenze temporali e termini definiti a carico dei cittadini assegnatari.

 

“Chi vive in situazioni di disagio è oggi in condizioni ancora peggiori – aggiunge Rozza -. Ci sono comuni che pensano di aprire oggi i bandi per le assegnazioni e questo è sbagliato, anche perché non si fanno materialmente traslochi in questo periodo. Non vorrei che fosse un modo per assegnare le case a persone vicine. Si aprano piuttosto le graduatorie esistenti alle persone che, in attesa di vincere questo o quel bando, dormono nei magazzini o nei garage, nelle condizioni che possiamo immaginare.”

 

La richiesta del Pd nasce dalla considerazione che sono circa 40mila gli anziani soli nelle case popolari lombarde e che per loro la gestione delle pratiche per via telematica, in ragione delle restrizioni in atto ma soprattutto della riduzione dei servizi degli sportelli Aler e degli altri gestori, è proibitiva. Lo stesso dicasi per i commercianti e gli artigiani che sono in locazione in spazi Aler, che per l’emergenza sono costretti a chiudere i negozi e i laboratori.

Oggi ogni inquilino deve espletare la pratica dell’anagrafe dell’utenza in via telematica e sempre via internet molte persone devono opporsi ai decreti di decadenza che l’azienda ha mandato nelle ultime settimane. Una modalità fuori dalla portata di molti, soprattutto anziani.

 

Milano, 22 marzo 2020

 

PD Regione Lombardia