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Con dodici milioni di euro in più rispetto ai dieci, decisamente insufficienti, che aveva stanziato a dicembre l’assessore Stefano Bolognini conta di restituire ai disabili lombardi gravi e gravissimi il contributo pieno, di 1100 euro in totale, per l’assistenza da parte di personale dedicato. È una cifra troppo bassa secondo le associazioni e i comitati delle famiglie, che ne chiedono almeno il doppio, come hanno scritto in due lettere che riportiamo qui. Che cosa l’assessore abbia davvero in mente non è dato sapere, visto che martedì scorso, nonostante gli impegni presi in Aula di fronte ai consiglieri anche della sua parte politica ha deciso di ritirare la disponibilità, salvo poi rilasciare una nota stampa in cui rassicurava sul buon esito della revisione dei tagli. Grave, certamente, lo strappo istituzionale, ma ancor più grave che abbia tolto alle famiglie dei disabili la certezza di una discussione pubblica, in commissione, sul tema. E infatti, nonostante li avesse incontrati ufficialmente pochi giorni prima, i rappresentanti delle associazioni hanno deciso di uscire pubblicamente per esprimere preoccupazione sull’entità dei contributi previsti, ma anche sulle condizioni, perché tra le varie tagliole che l’assessore leghista aveva introdotto c’era anche la cancellazione del contributo per i minori iscritti a scuola o, per tutti i disabili iscritti a un centro diurno. Una limitazione intollerabile per le famiglie, che vedono la contrapposizione tra i momenti di relativa normalità e la cura tra le mura domestiche. È evidente che l’assessore Bolognini è nell’angolo, perché la mozione del Pd, votata in Aula anche da parte della maggioranza, gli impone di tornare ai criteri e agli importi del 2019 ma, come dimostra il suo temporeggiare e anche la vaghezza delle comunicazioni ufficiali, non sembra ancora aver trovato la soluzione definitiva per rimediare all’errore di Natale e per dare serenità e certezza ai disabili e alle loro famiglie.

La lettera delle associazioni

La lettera del Comitato famiglie disabili lombarde

 

RedazioneNovitàSettegiorniPD495

PD Regione Lombardia