PONTE DI MAZZO DI RHO, BORGHETTI (PD) E GIUDICI (LEGA): “IMPEGNO DELLA REGIONE PER I LAVORI DI CONSOLIDAMENTO, IMPORTANTI PER IL TERRITORIO E PER MIND”
Soddisfazione bipartisan dei consiglieri regionali rhodensi al Pirellone. Il Consiglio regionale della Lombardia, durante la seduta di discussione del Bilancio preventivo regionale 2019, ha infatti approvato oggi un ordine del giorno a firma Carlo Borghetti (PD) e Simone Giudici (Lega) che chiede alla Giunta Fontana di sostenere gli interventi di consolidamento strutturale del ponte di Mazzo di Rho chiedendo fondi al Ministero delle Infrastrutture, al fine di evitare pesanti limitazioni dei flussi veicolari in ingresso e uscita tra l’area post Expo e la zona del Nord Ovest Milanese e in vista dello sviluppo degli insediamenti connessi a MIND, nel caso il Comune di Rho non fosse in grado di eseguire gli interventi richiesti da un perizia tecnica fatta fare dal Comune nel febbraio 2018 (sei mesi prima del crollo del ponte Morandi a Genova). I lavori ammontano a 2,5 milioni di euro e vanno eseguiti entro il febbraio 2020. “Sono contento del voto unanime dell’Aula -afferma il vice presidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti- Il Comune di Rho non è in grado di provvedere con risorse proprie a questo intervento, e il sostegno della Regione e del Ministero sarà fondamentale, giustificato dalla rilevanza strategica di questo ponte soprattutto considerato lo sviluppo che sarà connesso alla realizzazione degli interventi di Mind sull’area Expo, oltre che per il traffico locale e sovralocale”. Aggiunge il consigliere regionale Giudici: “Ho accettato volentieri di sostenere la proposta del mio collega perché credo che prima delle appartenenze politiche viene l’interesse del nostro territorio, e sono contento che i colleghi in Consiglio abbiano colto l’importanza della proposta. Interesserò anche il nostro parlamentare Fabrizio Cecchetti affinché anche lui porti il problema alla conoscenza del Governo e ci aiuti a risolverlo”. Conclude infine Borghetti: “Avevo proposto anche un emendamento, che non è passato, che prevedeva la copertura dell’intera cifra dei lavori, ma mi rendo conto che alla Regione possiamo chiedere una compartecipazione e non l’intera cifra”. Vedremo ora gli sviluppi della vicenda nei prossimi mesi.u000bu000b
Milano, 18 dicembre 2018