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L’introduzione della tariffa integrata per il trasporto pubblico nelle province di Milano e Monza e Brianza sta creando un certo disorientamento ai pendolari dei comuni di confine, soprattutto a nord. Le altre agenzie del trasporto pubblico locale, infatti, non hanno ancora adottato le tariffe del sistema tariffario integrato e ciò comporta per i cittadini una certa confusione. Sulla vicenda intervengono Samuele Astuti, Angelo Orsenigo e Raffaele Straniero: “Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte di cittadini che avevano capito, anche per alcuni problemi nella comunicazione, di poter usufruire della tariffa integrata, che è di gran lunga più comoda e più conveniente, oltre che più equa. Non è così, c’è stato un difetto di informazione. Nelle province di Varese, Como e Lecco, ricomprese nella stessa agenzia del trasporto pubblico locale, il biglietto integrato è in via di formalizzazione e verrà approvato entro i prossimi mesi. Lo stesso vale per tutte le altre agenzie. È necessario che, in questa fase transitoria, la Regione rafforzi la comunicazione ai cittadini e, contemporaneamente, promuova incontri con le altre agenzie e faccia regia tra i sistemi di tariffa integrata dei diversi bacini, per armonizzarli e per mitigare l’impatto sui cittadini. In particolare, siamo preoccupati per la volontà della Regione di adeguare subito le nuove tariffe ferroviarie al sistema tariffario integrato, senza tenere in vita l’abbonamento solo treno, determinando aumenti improvvisi e ingiustificati. La tariffa integrata è un’innovazione positiva per i cittadini, ma non può essere applicata a danno dei pendolari”.

Milano, 1 agosto 2019

 

PD Regione Lombardia