Le strade provinciali Milano-Meda, nel tratto da Bovisio a Nova Milanese, la Sp 60 ‘Monzese’ tra Monza e Villasanta, come collegamento tra le tangenziali nord ed est di Milano e la parte nord della Brianza, non passeranno ad Anas, come pure le Sp 49 della provincia di Mantova e la strada 617 Bronese a Pavia. “Questo l’esito della discussione in commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera a seguito del parere negativo espresso dalla maggioranza sostenuta da Regione Lombardia”, fanno sapere Gigi Ponti e Fabio Pizzul, consigliere e capogruppo regionali del Pd, dopo aver conosciuto il risultato dei lavori della Commissione.
E Gianmario Fragomeli, parlamentare della Brianza, aggiunge: “Oggi alla Camera, vista l’opposizione di Regione Lombardia, abbiamo perso un’occasione importante per riaprire da noi, come avverrà in altre regioni italiane, altri trasferimenti di strade provinciali ad Anas, finalizzati a reperire le risorse e avviare cantieri che riqualifichino le nostre principali arterie stradali”.
A questo punto, secondo i consiglieri Pd, “Regione Lombardia deve fare chiarezza su un tema così importante e delicato come quello delle infrastrutture lombarde, perché prima ha sciolto la società costituita dall’ex presidente Maroni per gestire la rete delle strade regionali, ora non acconsente alla richiesta formulata dalle Province di cedere le tratte di grande percorrenza ad Anas, in modo tale che vengano riqualificate. Questo approccio denota una mancanza di programmazione e di sviluppo di un serio progetto di riqualificazione, tenendo conto che le Province, e probabilmente anche la stessa Regione, non hanno tutte le risorse necessarie per far fronte a investimenti che sono urgenti e fondamentali anche per la nostra economia”.
In particolare, per Ponti e Pizzul “diventa prioritario capire quale potrà essere il destino della Milano-Meda nella tratta non interessata da Pedemontana. Esiste un progetto di riammodernamento per questa importante struttura, valutato da Infrastrutture Lombarde, per la viabilità regionale, ma a oggi non è dato sapere come potrà essere finanziato e quale potrà essere il soggetto che, in prospettiva, dovrà gestirlo”.
Milano, 17 luglio 2019