“Regione Lombardia si è dimenticata che i danni da maltempo in Oltrepo pavese non si sono limitati alle infrastrutture e agli smottamenti, ma hanno colpito pesantemente anche la nostra agricoltura”, lo dice Giuseppe Villani, consigliere regionale del Pd e componente della VIII Commissione Agricoltura, alla risposta ricevuta stamattina all’interrogazione sul tema di cui è firmatario.
“La Giunta ha riservato molta attenzione verso la provincia di Brescia. Decisamente un po’ meno per quanto riguarda l’Oltrepo pavese e malissimo per le altre province della regione, dove pure gli eventi atmosferici delle scorse settimane hanno portato distruzione e conseguenze pesanti per le infrastrutture e le aziende, non solo agricole – prosegue Villani – . Il sottosegretario Turba ha illustrato nel dettaglio ciò che è avvenuto nel bresciano e gli smottamenti e i dissesti che hanno colpito la provincia di Pavia. Entrambi gli Uffici territoriali regionali si sono attivati con le declaratorie da presentare al Ministero delle Politiche agricole. Stessa attenzione è stata riservata per il settore apistico che, a causa del caldo anticipato e poi delle piogge abbondanti, non ha avuto una produzione di nettare sufficiente. Quindi, bene che la Regione si stia occupando degli apicoltori in difficoltà”.
Ma una buona parte dei danni nel pavese e nei tre quarti della Lombardia sembra che non siano stati nemmeno presi in considerazione: “Non vorrei che mancassero le stime e le segnalazioni da parte dei singoli Utr, per cui abbiamo chiesto che si verifichino una serie di dati. Le segnalazioni da parte dei privati e delle associazioni di categoria ci sono: la Giunta deve assolutamente averle, perché non si può certo limitare a una parte del problema. Intervenga direttamente l’assessore all’Agricoltura Rolfi per sollecitare gli altri Utr, in particolare quello di Pavia, perché serve un quadro complessivo”, secondo il consigliere Pd.
Per Villani “Regione Lombardia non è pronta ad affrontare né i singoli eventi, né tanto meno un futuro di cambiamenti climatici che porteranno con sé sempre più questo genere di problematiche. È ora che se ne parli e che si ragioni in questo senso”.
Milano, 4 giugno 2019