La commissione affari istituzionali della Regione ha bocciato oggi a larga maggioranza un emendamento del M5S alla legge di semplificazione che puntava a modificare la legge istitutiva di Arac, l’agenzia regionale anti corruzione, per permettere ai suoi membri di essere nominati in Orac, l’Organismo per le attività di controllo che dovrà, una volta concluse finalmente le nomine, sostituire diversi organismi di controllo. Il bando per la selezione dei componenti di Orac è già stato chiuso e con questa modifica verrebbe, di fatto, riaperto.
“Quell’emendamento è sbagliato sul piano della legalità e della correttezza dei processi amministrativi – dichiarano per il Pd Fabio Pizzul e Carmela Rozza – perché non si può riaprire un bando per legge solo perché non piace a questa o quella forza politica che i candidati preferiti siano risultati esclusi. Non si possono fare leggi ad personam. Il nostro non è un giudizio sulle persone, stimabilissime, né sui difetti che la legge istitutiva di Orac indubbiamente ha e che evidentemente non sono stati notati a tempo debito, ma trasparenza vuole che il percorso di selezione dei candidati non sia turbato da interventi legislativi impropri. Ci sono cose che non si possono fare e anche i fatti di questi giorni dovrebbero averlo reso chiaro a tutti, anche a chi della trasparenza dice di voler fare una bandiera”.
Oggi Orac è ferma per responsabilità del M5S che rallenta l’indicazione dei nomi che i gruppi di minoranza devono avanzare al presidente della Regione perché nomini i nove componenti dell’organismo.
Milano, 15 maggio 2019