Trenord: tra venti giorni inizia l’orario estivo, che cosa aspetta la Regione a convocare i pendolari per discuterne?
A meno di un mese dall’entrata in vigore del nuovo orario estivo del servizio ferroviario regionale la Regione non ha ancora convocato le riunioni dei quattro quadranti territoriali in cui è suddivisa la Lombardia, riunioni a cui partecipano enti locali e rappresentanti dei pendolari. Il gruppo regionale del Pd ha inviato una lettera all’assessore ai trasporti Claudia Maria Terzi per sollecitare la convocazione, resa ancor più necessaria alla luce del piano emergenziale di Trenord in vigore da alcuni mesi.
“Tra poche settimane – spiegano i consiglieri democratici Pietro Bussolati e Samuele Astuti – l’orario cambierà di nuovo, come succede due volte l’anno, e la Regione non ha sentito ancora il dovere di convocare enti locali e rappresentanti dei pendolari per presentare le modifiche previste da Trenord e discuterle con loro, né di farlo in commissione trasporti. Oltretutto questa è la prima modifica da quando è ufficialmente in vigore il piano di emergenza che, tagliando il 5% delle corse, sostituite da bus, doveva rimettere sui binari il servizio ferroviario regionale. I pendolari chiedono un servizio dignitoso, la Regione non può pensare di metterli davanti al fatto compiuto senza ascoltare quanto hanno da dire. Ci sono tanti temi aperti, come la qualità e la quantità del servizio, la governance di Trenord che doveva essere il problema principale ma la Regione alla fine non ha mai cambiato e la destinazione dei treni che arriveranno a partire dal 2020. Ci sono anche problemi contingenti, come i lavori imminenti sulla linea tra Gallarate e Laveno: come verrà modificato l’orario? Ci saranno servizi sostitutivi? I pendolari lo devono sapere”.
Milano, 15 maggio 2019