Nomine- Astuti (Pd): “La Regione non cancelli la prova scritta dalla legge. Come abbiamo sempre sostenuto, è compatibile con la normativa nazionale”
Nella selezione dei direttori generali della sanità la Regione non cancelli la prova scritta dalla legge che, come abbiamo sempre sostenuto, è compatibile con la normativa nazionale. A affermarlo è il consigliere regionale Samuele Astuti (Pd) a seguito del parere espresso oggi in Commissione sanità dall’ufficio legislativo del Consiglio regionale: “Riteniamo che la previsione dei quiz- ha affermato l’ufficio legislativo- non sia un requisito in capo agli aspiranti direttori regionali ma sia semplicemente una modalità selettiva ulteriore che integra quelle previste dalla normativa nazionale cioè la valutazione tramite titoli e colloqui. Quindi da questo punto di vista riteniamo che anche l’attuale assetto normativo regionale sia compatibile con l’assetto normativo statale cioè non ci siano problemi e profili di possibile criticità a livello di costituzionalità della norma”.
“ La legge nazionale dunque – sottolinea Astuti- stabilisce dei criteri minimi di selezione ma questo non significa che vieti di aggiungerne altri. L’attuale normativa è quindi compatibile con quella nazionale. Abbiamo sostenuto questa posizione da sempre e oggi l’ufficio legislativo del Consiglio ci ha dato ragione. Chiediamo quindi alla Regione, per garantire maggiore trasparenza e limitare la discrezionalità delle scelte della politica, di mantenere la prova scritta nella selezione dei direttori generali. Non farlo, posto che nessuna norma lo vieta, sarebbe una scelta di ritorno al passato e abbiamo già dato”.
Milano, 17 ottobre 2018