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ORSENIGO (PD): “NESSUNA NOVITÀ, MA SOLO LA CONFERMA DELLE PROMESSE MANCATE DI FONTANA E MARONI”
“La vera novità e che non ci hanno detto nulla di nuovo, se non confermare che le promesse della Lega, per quanto riguarda la provincia di Como, non sono state mantenute e mai lo saranno”, è il commento di Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, al termine del tavolo per la competitività che si è tenuto stamattina a Como.
Tanti i temi toccati, “a partire dal problema delle altezze idrometriche del lago che, ci è stato detto, sono tenute sotto controllo. Per fortuna, visto che il livello non è mai stato così basso – ironizza Orsenigo –. Per poi continuare con le questioni scottanti: ad esempio, rispetto al secondo lotto della tangenziale: l’assessore regionale ai Trasporti Terzi ha proprio detto che non ci sono i soldi e che quindi non verrà realizzato. Dopo di che, il presidente Fontana, nel suo intervento, ha auspicato che sia il Governo a metterci i finanziamenti e in tal caso se ne può riparlare, ma non ha aggiunto se sono previsti in qualche provvedimento o è solo una bella speranza”.
Peggio ancora sulla questione gratuità: “Assessore e presidente al sollecito hanno risposto che non essendo i tratti di strada di proprietà di Regione Lombardia non possono decidere se renderli gratuiti. Ma il presidente di Apl Mentasti, in audizione in Commissione consiliare, ha detto una cosa ben diversa: se Regione e Governo mettono a disposizione le risorse per coprire i costi, Pedemontana può anche pensare alla gratuità, almeno per le tangenziali e per quei tratti che servono il territorio”.
Altro capitolo, la variante della Tremezzina: “L’assessore Terzi ha riferito che le opere verranno appaltate entro fine gennaio. Ma questo vuol dire perdere completamente il finanziamento: il Governo Renzi ha previsto la realizzazione della variante con il decreto Sblocca Italia che finanziava i primi 210 milioni. Dopo di che, lo stesso Renzi ha firmato con Maroni il Patto per la Lombardia con il quale la Regione garantiva il restante cofinanziamento di 120 milioni provenienti dalla quota dei fondi per la coesione e lo sviluppo che le spettavano dopo che il Governo aveva sbloccato il patto di stabilità. A quel punto, il cronoprogramma prevedeva l’emissione del bando di gara per l’affidamento dei lavori entro il 31 dicembre 2018. Ecco: se si sfora questa data, si rischia di perdere tutto. Sarebbe un bel danno per il nostro lago e per chi ha tanto lavorato affinché l’intero progetto andasse in porto”.
Perciò, “nessuna novità, appunto, se non ciò che si sapeva, oppure dichiarazioni contraddittorie rispetto a quanto sentito da Mentasti nel caso di Pedemontana. Tutte questioni note, almeno a noi, ma raccontate in maniera diversa da Fontana e dal suo predecessore Maroni quando venivano in campagna elettorale nel comasco. Insomma, un’operazione verità, ma verso se stessi e che noi conoscevamo già.
Milano, 19 ottobre 2018