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ORSENIGO (PD): “SULLE MAGGIORI RISORSE ALLA MONTAGNA, REGIONE FA SOLO CHIACCHIERE”
“Regione Lombardia fa tante chiacchiere sulle maggiori risorse alla montagna che ha persino giustificato l’Ats omonima con la necessità di un’attenzione particolare a questi territori. Poi, quando chiedi sostegno e risorse per servizi fondamentali in quelle zone, ti risponde picche”, è amareggiato Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, del ‘no’ al suo ordine del giorno all’assestamento di bilancio in cui chiedeva di sostenere con specifici finanziamenti la contrattualizzazione de La Rosa Blu di Grandola ed Uniti.
“Nell’atto spiegavo il motivo della richiesta: il Polo unico integrato per la fragilità e la disabilità di Grandola ed Uniti rappresenta un progetto innovativo e sperimentale di gestione pubblico-privato ed è regolato da una convenzione sottoscritta tra Anffas Onlus Centro Lario e Valli e le Comunità montane Lario Intelvese e Valli del Lario e del Ceresio, in rappresentanza di 54 Comuni della Provincia di Como. L’obiettivo del Polo unico è offrire alle persone fragili una struttura polifunzionale capace di rispondere in modo appropriato ai diversi gradi di protezione richiesti, mettendo in comune i servizi sociosanitari offerti dalla Residenza sanitaria disabili (Rsd) di Grandola ed Uniti con quelli a disposizione ne ‘La Rosa Blu’, confinante con la Rsd, il tutto secondo un’ottica di massimizzazione delle possibili risposte diurne, ambulatoriali, domiciliari e residenziali, prevedendo un’offerta territoriale flessibile e diversificata”.
“Il territorio non offre nulla del genere per i disabili o per le persone con necessità di riabilitazione post-traumatica e post-ospedaliera – ribadisce il consigliere Pd –. Perciò, chi si trova ad aver necessità di questo tipo di servizio ha nella struttura una risposta che permette di non doversi spostare”.
Nell’ordine del giorno Orsenigo impegnava la Giunta “a sostenere con specifici finanziamenti la contrattualizzazione de La Rosa Blu di Grandola ed Uniti, ma Fontana e il centrodestra hanno preferito abbandonare il territorio”.
Milano, 31 luglio 2018