AUMENTO TARIFFE TPL, MAJORINO E NEGRI (PD): “INEVITABILE, SE LA GIUNTA LOMBARDA NON CAMBIA LE SUE POLITICHE SCELLERATE”
“Non sarà solo l’aumento dell’inflazione, purtroppo, a rendere sempre più fondato il rischio di ulteriori rincari delle tariffe nel trasporto pubblico locale in Regione Lombardia, anche se il comune di Milano, a ragione, ha già dichiarato che non ha nessuna intenzione di piegarsi nuovamente a questo continuo rialzo” così Pierfrancesco Majorino e Simone Negri, capogruppo e capodelegazione in commissione Trasporti del gruppo Pd in Regione Lombardia, intervengono in merito alle notizie circolanti su una prossima delibera di adeguamento ai tassi d’inflazione, tornando all’attacco sulle politiche regionali che riguardano il trasporto pubblico locale.
“All’aumento dell’inflazione si devono aggiungere i risultati della politica miope e inadeguata di questa giunta lombarda – affermano gli esponenti dem – Come avevamo già sottolineato, la decisione di prorogare il servizio ferroviario a Trenord per altri dieci anni, a conti fatti, costerà a Regione Lombardia ben 97,2 milioni di euro in più rispetto al 2022, un surplus non previsto a bilancio che va ad aggiungersi a ulteriori 70 milioni di euro che serviranno per mantenere i costi dei servizi delle agenzie di bacino del Tpl, come ci ha confermato in commissione l’assessore Franco Lucente. Dove troverà mai Regione Lombardia questi 170 milioni di euro non previsti a bilancio?”
“È evidente che non esiste una visione complessiva, una vera programmazione – sottolineano i consiglieri – perché, mentre sulla carta è previsto almeno un potenziamento del trasporto ferroviario, con tutte le incognite riguardanti i costi, nel Programma regionale di sviluppo non abbiamo visto nessun potenziamento del trasporto su gomma su cui temiamo invece si abbatteranno i costi aggiuntivi, trasformandosi in tagli ai servizi e ulteriori disagi”.
“Invece di investire per migliorare i servizi, aumentano i costi delle tariffe e i disagi – concludono Majorino e Negri – e a pagare, alla fine, sono sempre e solo i pendolari. Noi siamo invece convinti che sia possibile percorrere un’altra strada e continueremo a ribadire le nostre proposte in Consiglio regionale e a fare di tutto per impedire questa ennesima ingiustizia”.
Milano, 28 giugno 2023