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Violenza sulle donne
BOCCI (PD): “SOSTEGNO ALLE DONNE E AI CENTRI ANTIVIOLENZA ANCHE DA PARTE DELLA REGIONE”

Educazione al rispetto fin dalla prima infanzia, lavoro e indipendenza economica, sostegno ai centri antiviolenza: sono queste le chiavi per affrontare l’emergenza della violenza sulle donne, secondo Paola Bocci, consigliera regionale del Pd, che è intervenuta, in Aula, per ricordare la giornata dedicata al drammatico fenomeno. “Da molti anni, purtroppo, abbiamo imparato il significato della parola femminicidio che è l’omicidio di una donna per mano di un uomo proprio in quanto donna e per il suo ruolo – ha detto Bocci –. È una violenza trasversale che colpisce tutti gli strati sociali e tutte le generazioni. Si compie soprattutto tra le mura di casa: il 76% viene uccisa da un familiare: marito, compagno, padre, figlio”.

Bocci ha rimarcato che le donne denunciano poco le violenze, fisiche e psicologiche, che subiscono magari anche per anni perché “hanno soprattutto paura di diventare vittime una seconda volta, trattate come se fossero colpevoli per la violenza subita. Le parole che leggiamo o che sentiamo sui media e sui social riferite a questi casi di cronaca sono spesso inaccettabili e diventano un’ulteriore forma di violenza. E questo non deve succedere”.

Ecco perché, secondo la consigliera Pd, “è fondamentale educare al rispetto, impegnandosi come istituzioni e come società intera sul fronte culturale, a partire dalla formazione, dal riconoscimento delle differenze, fin dai più piccoli, dalla scuola materna, insegnando che non va tollerata, giustificata e incoraggiata alcuna violenza”.

La libertà parte dall’indipendenza economica: “Molte donne non riescono ad abbandonare relazioni malate perché non sono in grado di poter garantire una sopravvivenza economica per sé e per i propri figli. Perciò, da un lato bisogna arginare e contrastare la povertà economica femminile con strumenti per far emergere sommerso e lavoro nero, per togliere le donne dal recinto del lavoro povero e precario, dall’altro lavorare sul futuro sostenendo le donne in uscita da percorsi di violenza, accompagnandole nell’inserimento nel mondo del lavoro, creando opportunità per ottenere una casa, sostenendole economicamente, ad esempio attraverso un contributo di solidarietà come il reddito di libertà”, ha aggiunto Bocci che proprio in questi giorni sta lavorando per depositare un progetto di legge che istituisca un fondo dedicato regionale anche in Lombardia.

Infine, fondamentale, il sostegno a tutti i centri antiviolenza “che sono un punto di forza nel contrasto agli abusi, luogo di prima accoglienza e ascolto delle donne fragili. La Giunta Fontana potrebbe fare di più per le donne vittime, potenziando gli strumenti di supporto già in atto, introducendone di nuovi e garantendo l’erogazione dei fondi ai Comuni e ai centri in tempo utile”.

Milano, 25 novembre 2021

📹il video dell’intervento di Paola Bocci in aula consiliare, durante la celebrazione della iornata internazionale contro la violenza sulle donne

PD Regione Lombardia