No all’uso ideologico di una legge, sì ad azioni dirette a ridurre il ricorso all’aborto. Le consigliere regionali Antonella Forattini e Paola Bocci (Pd) intervengono così sul progetto di legge di iniziativa popolare sulla disciplina della legge 194 in Lombardia, sul quale oggi in commissione Sanità si sono tenute diverse audizioni. Ad intervenire sono state la direttrice del Dipartimento materno infantile degli Ospedali Santi Paolo e Carlo, Anna Maria Marconi, primaria di ginecologia e ostetricia e segretaria regionale dell’Associazione ginecologi ospedalieri, Silvia Von Wunster e i rappresentanti di cinque associazioni “pro life”.
“I medici intervenuti in audizione-sottolineano le consigliere dem- hanno confermato l’importanza dell’accompagnamento alla contraccezione, soprattutto con il potenziamento dei consultori, come prevenzione al ricorso al’interruzione volontaria di gravidanza. E’ stato anche posto l’accento sull’importanza di offrire sistemi contraccettivi sicuri alle donne dopo l’intervento, che è proprio uno dei punti qualificanti della legge. I dati dimostrano infatti che dove si è fatto questo si sono ridotte le recidive di un quarto, con un significativo risparmio per il sistema sanitario. “
“La Lega- continuano Bocci e Forattini- ancora una volta, ha cercato di strumentalizzare il tema ideologicamente, scegliendo di far intervenire cinque associazioni che hanno esposto argomentazioni di generico attacco alla legge 194, senza entrare molto nel merito del progetto di legge in discussione. Quello che serve è l’impegno di tutti, e il progetto di legge discusso oggi va in questa direzione, affinchè innanzitutto nessuna donna rischi più la vita con pratiche illegali e perché, grazie alla prevenzione, si arrivi a un sempre minore ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza”.
Milano, 4 dicembre 201