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Pierfrancesco Majorino,  Paolo Romano e Matteo Piloni annunciano tre progetti di legge dem per un lavoro più sicuro e più giusto

1° MAGGIO: PD PRESENTA IN REGIONE TRE PROGETTI DI LEGGE CONTRO LO SFRUTTAMENTO E PER LA QUALITÀ DEL LAVORO

Tre diversi progetti di legge regionale perché il lavoro sia più sicuro e più giusto, a partire dal salario minimo negli appalti regionali, dal porre fine allo sfruttamento degli stage e dal promuovere le aziende virtuose. Li annuncia il gruppo regionale del Partito Democratico in Regione Lombardia con il capogruppo Pierfrancesco Majorino e i consiglieri Paolo Romano e Matteo Piloni.

I testi, che saranno depositati nei prossimi giorni, vertono su tre obiettivi: garantire la qualità del lavoro e alzare l’asticella sul tema della sicurezza; limitare gli stage per evitare che vengano usati come strumento di sfruttamento, per garantire condizioni degne ai giovani che entrano nel mondo del lavoro; sostenere le imprese virtuose nel rapporto con i propri lavoratori.

La nuova normativa proposta dal Pd prevede che si istituisca per legge il salario minimo negli appalti regionali, subappalti compresi, e l’introduzione di criteri premiali negli appalti di tutti gli enti pubblici regionali in merito al rispetto del contratto collettivo nazionale della stazione appaltante, della sicurezza sul lavoro – controlli ma anche formazione – e rispetto della parità di genere e dell’occupazione giovanile.

Il secondo testo riguarda gli stage extracurricolari, per cui prevede l’innalzamento del rimborso minimo mensile a mille euro dagli attuali cinquecento, che rendono la Lombardia fanalino di coda in Italia. Inoltre, sono previsti controlli più frequenti e stringenti e forti limitazioni numeriche. L’obiettivo è impedire l’abuso e lo sfruttamento degli Stage come strumento per sostituire lavoro dipendente con manodopera precaria e a basso costo: gli stagisti, infatti, ad oggi non hanno ferie, malattie né diritti. Questa proposta nasce dal percorso dei Giovani Democratici “Lo Stage non è lavoro” e vede coordinato a livello nazionale ed europeo l’impegno contro l’abuso degli Stage con la proposta di legge Gribaudo in Parlamento e il lavoro di Nicola Zingaretti e Brando Benifei a Bruxelles.

Il terzo progetto di legge prevede l’introduzione di un “bollino di qualità del lavoro”, un sistema di certificazione regionale che premi le imprese che garantiscono condizioni di lavoro dignitose, sicure e stabili. Con gli obiettivi di incentivare retribuzioni eque, nel rispetto dei contratti collettivi nazionali, anche con il superamento dele soglie minime dei salari, favorire gli investimenti nella sicurezza con investimenti nella prevenzione degli infortuni. Centrale promuovere l’inclusione di persone con disabilità e soggetti svantaggiati a rischio di esclusione dal mercato del lavoro e sostenere le pari opportunità nell’accesso al lavoro.

Obiettivi centrali della proposta di legge anche sostenere la formazione continua e l’innovazione e favorire la responsabilità sociale di impresa.

Alle imprese certificate la Regione dovrà assegnare punteggi aggiuntivi nei bandi pubblici regionali, agevolazioni fiscali e contributi per la formazione.

 

“Ha ragione il presidente Mattarella – spiega Pierfrancesco Majorino – in Italia c’è un vero problema di dignità del lavoro che parte dal salario, che per moltissimi è al di sotto della soglia che consente di affrontare serenamente la vita quotidiana. È un tema nazionale, quello del salario minimo e dignitoso, che noi sosteniamo con forza, ma molto può fare anche la Regione che, invece, come al solito è totalmente immobile. Il primo maggio non deve essere solo una ricorrenza, deve essere un punto di svolta in un mondo che, con le follie dell’amministrazione Trump, vira sempre di più verso un capitalismo degli oligarchi, senza regole e senza tutele per lavoratrici e lavoratori. Ai seguaci nostrani di quel modello noi opponiamo fermamente una visione diversa, nelle piazze ma anche nelle istituzioni”.

 

“In Italia – spiega Paolo Romano – ci sono 6,6 milioni di persone che, pur lavorando full-time, sono sotto la soglia di povertà. Un dato incredibile che fa il paio con il 43% degli under 35 che guadagna meno di mille euro al mese. Dobbiamo dire basta. Prima di tutto allo sfruttamento di Stato, perché anche in Regione Lombardia ci sono lavoratrici e lavoratori che lavorano per il pubblico, puliscono i nostri ospedali, gestiscono la nostra sicurezza, che guadagnano cinque, sei, sette euro l’ora. Non è accettabile. Per questo abbiamo depositato una proposta di legge per il salario minimo negli appalti pubblici che lavori anche sul resto delle condizioni di qualità del lavoro. E poi dobbiamo dare un futuro alla mia generazione, e questo passa dal mettere un limite agli stage utilizzati come strumento di sfruttamento e di sostituzione del lavoro. Ecco perché abbiamo depositato un’altra legge che chiede di alzare a mille euro il contributo per gli stage e limita drasticamente le opportunità in cui si possono utilizzare, perché non si senta mai più che uno stagista o una stagista viene sfruttato per poi essere lasciato a casa”. ▶️ video

 

Aggiunge Matteo Piloni: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, noi aggiungiamo sul lavoro di qualità. Salari troppo bassi, diritti ancora mancanti e soprattutto la sicurezza sul lavoro che non c’è: più di mille vittime nel 2024, aumento del 16% dall’inizio del 2025, oltre 600.000 infortuni. Una strage silenziosa che va fermata. Regione Lombardia non fa abbastanza. A bilancio abbiamo ottenuto un fondo triennale con tre milioni di euro che la giunta regionale oggi non ha ancora attivato. Noi abbiamo depositato un progetto di legge che vuole una formazione continua che incentiva le imprese nella direzione della cultura della sicurezza e che vuole premiare le imprese col riconoscimento di un bollino di qualità proprio legato alla sicurezza sul lavoro, ai salari, al welfare aziendale che tante realtà stanno portando avanti. Un modo di premiare chi fa bene, chi fa di più, chi ottiene risultati sulla sicurezza. Non solo controlli, che pure sono necessari, ma anche premialità, sostegno e incentivi a chi sta lavorando davvero per la sicurezza sul lavoro. L’emergenza deve essere di tutti, per un obiettivo che dobbiamo assolutamente raggiungere”. ▶️video

 

 

Milano, 30 aprile 2025

 

PD Regione Lombardia