Skip to main content

“Fontana deve assumersi la responsabilità di proporre misure restrittive nelle zone più esplosive della regione, sulla base dell’evoluzione dei dati epidemiologici che è chiara da giorni. C’è la disponibilità del governo ad accoglierle e ce lo siamo detti per mesi che per la seconda ondata sarebbero serviti prontezza e coraggio per effettuare chiusure tempestive, mirate, selettive. Invece, ci ritroviamo ancora ad aspettare che la situazione degeneri per poi chiudere tutto. Chiudiamo là dove la situazione è fuori controllo – come a Varese o a Milano – per salvare il più possibile le scuole, le attività produttive e la capacità degli ospedali di curare tutte le persone che ne hanno bisogno. Bisogna preservare il più a lungo possibile quelle zone che ancora hanno pochi contagi e ricoveri da Covid, per poter mettere a disposizione delle altre medici, infermieri, letti e ambulanze, così come sta avvenendo in questi giorni. Non è vero, come dice il presidente Fontana, che ‘se si ferma Milano si ferma la Lombardi’. E’ proprio il contrario: bisogna rallentare Milano per non bloccare la Lombardia”.

Lo dichiara il consigliere regionale del PD Jacopo Scandella intervenendo in merito alla discussione in atto tra regioni e governo centrale sulla gestione delle chiusure a livello nazionale, regionale e locale.

Milano, 2 novembre 2020

 

PD Regione Lombardia