VOTO PER I FUORI SEDE, APPROVATA MOZIONE PD IN REGIONE LOMBARDIA
ROMANO (PD): “VOTO STORICO, PIANTEDOSI BASTA SCUSE”
Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato oggi all’unanimità la mozione presentata dal Partito Democratico, primo firmatario il consigliere Paolo Romano, che chiede al Governo di agire per rendere possibile il voto ai “fuori sede” già dal primo voto utile, le elezioni europee di questa primavera.
“È un voto storico che lancia un segnale forte al Governo: basta ostruzionismo – dichiara Romano -. Sono mesi che la legge deve essere discussa, è inaccettabile lasciare ancora una volta 4,9 milioni di studenti e lavoratori fuorisede senza il diritto di votare. L’Italia è l’unico Paese in tutta Europa, tranne Malta e Cipro, che hanno dimensioni che non lo rendono necessario, a non permettere il voto fuori sede. Il Governo dice che ‘è complicato’ o ‘non si può fare per tutti i livelli’: e gli altri Paesi europei come fanno? Piantedosi o è in malafede o è incompetente, o ancor peggio è entrambi. Il Senato legiferi immediatamente e il Governo emani subito i decreti attuativi: siamo ancora in tempo.”
“Non ci fermiamo qui – continua il consigliere regionale Pd -: sappiamo che sabato 10 alle ore 10.30 diverse associazioni, partendo dal Comitato ‘Voto dove Vivo’ che da anni lavora su questo tema e dai Giovani Democratici, hanno promosso un presidio bipartisan sotto la prefettura di Milano, in viale 11 settembre. Ci saremo ed invitiamo la cittadinanza a partecipare”.
Così dichiara il portavoce del Comitato Voto dove Vivo, Thomas Osborn: “Questa approvazione è un ulteriore segnale di quanto sia sentito il tema, anche a livello locale e regionale. È in giornate come queste che la mancanza di volontà politica di trovare soluzioni che consentano il voto fuorisede a livello nazionale è ancora più incomprensibile e non più giustificabile, neanche con la scusa dei tempi stretti. Ringraziamo il Consiglio Regionale della Lombardia e le tante amministrazioni locali che da anni chiedono un intervento legislativo che consenta ai cittadini di votare dove vivono, e che ci aiutano a far capire l’urgenza del tema anche a chi oggi mostra ancora resistenze.”
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Milano, 6 febbraio 2024