CITTADINI E MEDICI ESASPERATI, LA REGIONE NON RIESCE A GARANTIRLI, ULTERIORE RINVIO DELLA CONSEGNA, NUOVE DOSI NON PRIMA DEL 20 NOVEMBRE
I medici di medicina generale non potranno prenotare ulteriori dosi di vaccino prima del 18 di novembre e non le avranno disponibili prima del 20. È quanto si evince dalla circolare inviata alle direzioni generali di Ats e Asst dalla DG Welfare della Regione. La precedente scadenza del 10 novembre è stata spostata di otto giorni, disattendendo ulteriormente il piano presentato in conferenza stampa un mese fa, che pure non teneva conto dell’indicazione del ministero che, vista la pandemia, invitava le Regioni a far partire la campagna vaccinale in anticipo, ai primi di ottobre. Allora fu presentato un piano in cui la Regione indicava come fabbisogno minimo 2,8 milioni di dosi, mentre la dotazione disponibile al momento è di soli 2,5 milioni.
Intanto, dei vaccini oggetto di gara di Aria Spa, la centrale acquisti della Regione, ne sono stati distribuiti solo 692mila mentre altre 200mila dosi sono ora in distribuzione. Circa due milioni di dosi mancano ancora all’appello, mentre altre 620mila dosi rimangono ancora non autorizzate da AIFA, l’agenzia nazionale del farmaco. (vedi l’esito degli accessi agli atti )
“Regione Lombardia non riesce a garantire i vaccini ai cittadini, anche i più fragili, che ormai sono esasperati, così come lo sono i medici – dichiara Samuele Astuti, capo delegazione del Pd in commissione sanità della Regione -. Ormai in molti sono costretti a pagarli di tasca propria rivolgendosi ai privati. Le dosi sono insufficienti, inferiori addirittura agli obiettivi già al ribasso che la Regione si era posta e, in più, ai ritardi si assommano altri ritardi. Gallera continua a sostenere che i vaccini ci sono, quando prenderà atto della realtà? E quando si attiverà per risolvere il problema?”
E, nel frattempo, le strutture private suppliscono alle carenze del pubblico e prosperano…
13500 prenotazioni confermate alla Multimedica, tanto che hanno dovuto essere sospese per esaurimento delle dosi, ancora aperte invece le prenotazioni nelle strutture del Gruppo san Donato, pagando 65 euro. “E’ questa la dimostrazione che la sanità lombarda, per come è strutturata, non è equa – commenta Astuti -. Chi avrebbe diritto al vaccino garantito e gratuito, in quanto a rischio perchè fragile o anziano, è costretto a ricorrere al mercato e pagare la prestazione. Il risultato è un sistema assolutamente discriminatorio: chi può pagare può tutelare la propria salute, chi non può deve rinunciarvi”.
E cosa succederà con l’arrivo del vaccino antiCovid?
“Una notizia che può rappresentare la luce in fondo al tunnel – dice il presidente della commissione speciale per l’emergenza Covid-19 Gian Antonio Girelli – . A quello americano sicuramente se ne aggiungeranno altri e già dalla metà del prossimo anno tutti speriamo che gran parte della popolazione sarà protetta. Naturalmente non possiamo sbagliare nell’organizzazione e nella pianificazione. Non possiamo, per capirci, ripetere gli errori che sono stati fatti sul vaccino antinfluenzale”.
“Per questo – aggiunge il consigliere dem – occorre che da subito Regione Lombardia predisponga subito un piano, in accordo con il Governo. So benissimo che avremo di fronte mesi difficili e serviranno forze e disponibilità. Proprio per questo dobbiamo utilizzare le risorse che il MES ci mette a disposizione, senza timore e in fretta. Importante infatti è destinare fondi a quanto non solo è veramente utile ma, in questo caso, indispensabile. Su questo non possiamo permetterci di fallire” conclude Girelli.
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