VACCINAZIONI NEL BASSO MANTOVANO. FORATTINI: “LE SOLLECITAZIONI DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI HANNO PRODOTTO UN RISULTATO: L’OSPEDALE DI SUZZARA VACCINERÀ GLI ULTRA OTTANTENNI. SERVE, PERÒ, GARANTIRE CONTINUITÀ ANCHE NELLA FASE MASSIVA”
“Le sollecitazioni degli amministratori locali hanno prodotto un risultato: il Basso Mantovano avrà a disposizione l’ospedale accreditato di Suzzara, in supporto alle vaccinazioni degli ultra ottantenni. Invito, però, l’Ats Val Padana a fare uno sforzo maggiore per stipulare un contratto di scopo con l’ospedale di Suzzara e consentire, così, di pianificare la copertura continuativa per tutte le fasi del piano vaccinale, anche nella fase massiva”.
Così la consigliera regionale del Partito Democratico Antonella Forattini commenta l’accordo che sarebbe stato raggiunto, in queste ore, tra Ats Val Padana e ospedale di Suzzara per il supporto nelle vaccinazioni anti-Covid. Accordo che sarebbe arrivato dopo le forti proteste degli amministratori del Basso Mantovano, i cui cittadini sarebbero stati costretti a fare fino a 40 chilometri per raggiungere i poli vaccinali del Carlo Poma di Mantova o di Pieve di Coriano.
“Ringrazio la direzione dell’ospedale di Suzzara per la disponibilità dimostrata verso le esigenze del territorio, nonostante da Ats sia arrivata solo una richiesta informale di carattere provvisorio, che andrà formalizzata quanto prima. È importante organizzare un servizio che sia congeniale alle esigenze dei territori e che acceleri sul numero di vaccinazioni giornaliere. Il tutto, ovviamente, in sicurezza; ma in un ospedale questa garanzia c’è”.
“Inoltre, chiedo cosa l’Ats intenda fare con gli altri spazi che sono stati proposti per ospitare le vaccinazioni di massa del Basso Mantovano, in particolare la Fiera di Gonzaga. Resto preoccupata per il ritardo con cui l’Ats si sta muovendo nell’individuare i centri vaccinali sul territorio e stipulare i relativi accordi. È da mesi che sostengo che si sarebbe dovuta organizzare la logistica per tempo, ma purtroppo come spesso accade si arriva in ritardo”.
Milano, 19 febbraio 2021