AMBIENTE LOMBARDIA– MULTA UE INQUINAMENTO
Strada (LCE), Forattini e Ponti (PD), De Rosa (M5S), Usuelli (+Europa-Radicali), Carretta (Gruppo Misto-Azione): “Ecco il nostro ‘Piano d’azione per la qualità dell’aria in Lombardia’, per evitare le pesanti multe della UE”
“Evitiamo di pagare salate sanzioni dalla UE per il superamento del livello di inquinamento in Lombardia– dichiarano unanimi i Consiglieri regionali Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti), Antonella Forattini e Pietro Luigi Ponti (PD), Massimo De Rosa (Movimento 5 Stelle), Michele Usuelli (+Europa – Radicali) e Niccolò Carretta (Gruppo Misto – Azione).”
“La Lombardia – specificano i Consiglieri dell’opposizione- è l’unica regione padana a non aver deliberato le nuove linee guida per il ‘Piano Aria’. Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte lo hanno già fatto da tempo, per questo ora lo proponiamo noi in Consiglio regionale”.
I Consiglieri di tutti i Gruppi di opposizione hanno infatti presentato -a prima firma della Consigliera civica Strada- un ‘Piano d’azione per la qualità dell’aria in Lombardia’ in occasione dell’Assestamento di Bilancio 2021-2023, con la richiesta alla Giunta di attuare misure anti inquinamento più stringenti e di prevedere un accantonamento di € 2 miliardi, per sostenere la probabile rivalsa da parte dello Stato nei confronti di Regione Lombardia, relativamente alla sanzione già inflitta al nostro paese dalla UE.
“Gli interventi per garantire il rispetto dei limiti fissati dall’Unione Europea – sottolineano i Consiglieri di opposizione- spettano infatti ai Piani Regionali delle singole Regioni (DL 155 13/08/10) ma, nonostante i vari interventi di Piano della Regione Lombardia, le Delibere stagionali e altre misure emergenziali, la riduzione dei principali inquinanti nella nostra Regione è stata ed è insufficiente per rientrare nei limiti indicati.
La Lombardia deve fare scelte più decise, come hanno già fatto Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana e Veneto che, già dal mese di febbraio hanno deliberato ‘nuove misure straordinarie’ contro l’inquinamento dell’aria, proprio a seguito della sentenza della Corte di Giustizia europea”.
Nello specifico le misure richieste dal Piano dall’opposizione sono:
1. blocco della circolazione degli autoveicoli a combustione euro0/euro1 benzina o diesel, da estendere in tutta la Regione e in qualsiasi periodo dell’anno, con diminuzione del tetto massimo di percorrenza chilometrica previsto attualmente dal sistema Move-In;
- blocco della circolazione degli autoveicoli euro3 diesel (per i soli comuni di fascia 1 e 2 con popolazione superiore ai 30.000 abitanti) da estendersi anche agli euro2 a benzina o a gas e alle moto e ciclomotori euro1, con diminuzione del tetto massimo di percorrenza previsto attualmente dal sistema Move-In solo per gli autoveicoli;
- creazione di bandi per incentivare il rinnovo della flotta di autobus per il trasporto pubblico urbano, anche scuola-bus, in tutti i comuni di fascia 1 e 2. Prevedere l’acquisto o il leasing esclusivamente per autobus elettrici, riservando l’uso di motori alimentati a biometano (o bioGNL) esclusivamente al trasporto interurbano di lunga distanza;
- estensione ai veicoli euro 5 diesel e alle moto e ciclomotori euro2 delle limitazioni alla circolazione previste nell’Allegato alla DGR n. 3606 del 28 settembre 2020 nelle giornate di inquinamento di “Livello 1” e di “Livello 2”, visto che gli euro 4 diesel sono già sottoposti alle limitazioni stagionali, attualmente sospese per lo stato di emergenza;
- obbligo ai Comuni di attivazione di forme di controllo e introduzione di incentivi per le misure rafforzamento dei controlli stessi.
“Esistono dei parametri precisi entro cui rientrare – sottolinea Strada (Lombardi Civici Europeisti)- e la Lombardia deve emettere una delibera restrittiva entro il termine previsto del 1 ottobre, altrimenti il rischio che una sanzione ingente ricada su noi lombardi è alto. Leggendo la Delibera del Veneto si evince chiaramente che le loro iniziative sono finalizzate proprio ad evitare di pagare la quota parte spettante della sanzione. Sarebbe assurdo spendere i soldi per una multa, anziché per incentivare nuovi comportamenti eco-compatibili e varare finalmente politiche ambientali serie”.
“Non è la prima iniziativa – puntualizza Antonella Forattini (PD)- che, come minoranze, mettiamo in campo per dare una risposta al problema grave della qualità dell’aria in Lombardia, che ha ricadute pesanti in termini ambientali, di cambiamento climatico e di salute dei cittadini che sempre più soffrono di malattie croniche legate all’inquinamento. Finora la Giunta è sempre rimasta sorda di fronte alle nostre sollecitazioni. Speriamo che sia la volta buona per acquisire coscienza del problema e adeguarci alle linee del Pnrr.”
“Alla Lombardia – aggiunge Niccolò Carretta (Gruppo Misto-Azione) serve urgentemente un Piano Aria. Siamo la regione più inquinata d’Italia e la conformazione fisica dei nostri territori rende la Lombardia una delle zone più inquinate d’Europa. E’ davvero surreale essere qui a chiedere che si prendano provvedimenti urgenti per far sì che non siano i cittadini lombardi a pagare questa incomprensibile negligenza. E’ sempre più necessario e importante occuparsi seriamente di transizione ecologica e per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti, le Istituzioni e i mondi produttivi devono collaborare in maniera sempre più coesa”.
Milano, 26 luglio
In allegato ODG + estratti delle Delibere e delle sanzioni UE
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