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TRENORD-TRENITALIA, BUSSOLATI E PONTI (PD): “REGIONE CON UN PIEDE IN DUE SCARPE, URGE UN PIANO STRAORDINARIO”

“Per i pendolari non cambierà nulla, almeno per un anno”. E’ questo il primo commento dei consiglieri regionali del PD Pietro Bussolati e Gigi Ponti, dopo aver ascoltato questa mattina il presidente Attilio Fontana che, all’apertura del Consiglio regionale, ha spiegato che entro la fine dell’anno Trenord sarà ripartita in due società: Trenitalia e una controllata da FNM.

“Finalmente, dopo settimane di indiscrezioni a mezzo stampa, oggi Fontana è venuto in Aula a illustrare l’ipotesi del nuovo assetto della gestione del sistema ferroviario in Lombardia. Saranno due le imprese che gestiranno il servizio ferroviario lombardo separata del servizio tra Regione e Trenitalia – spiegano i consiglieri –  Trenord sarà completamente partecipata da Ferrovie Nord Milano e gestirà le tratte suburbane, mentre Trenitalia gestirà il servizio delle tratte regionali. Nuove governance e due nuovi contratti di servizio. Non è chiaro però come la Regione interromperà il contratto in essere e come riformulerà i due nuovi. L’impressione è che stiano prendendo tempo”.

“Dobbiamo anche constatare che purtroppo, al momento, per i pendolari non cambierà nulla, perché non è stata data nessuna risposta immediata ai problemi che stanno affliggendo quotidianamente moltissime linee lombarde. Noi avevamo chiesto un piano straordinario antisoppressioni per limitare disagi quotidiani e invece ci viene proposto un percorso lungo e tortuoso che certifica l’errore strategico di Regione Lombardia, con una ricetta in cui mantiene il piede in due scarpe, ricoprendo contemporaneamente il ruolo di  autorità regolamentare e di proprietario”.

“Miglioramento del servizio per l’utenza? Ci sembra alquanto difficile, dato che l’unico effetto certo prodotto sarà quello di evitare per altri 15 anni gare che costringano a efficientamento e concorrenza, escludendo quindi validi operatori di larga esperienza, anche europea. Ancora una volta – aggiungono Ponti e Bussolati – si rinuncia a progetto che integra il trasporto ferroviario con quello su gomma, dimostrando una visione arretrata e miope”.

“Quali saranno, infine, le ripercussioni di un percorso tanto elaborato e complesso, sui lavoratori delle due aziende? Saremo particolarmente attenti e vigileremo, affinché non si generino ulteriori difficoltà e penalizzazioni sui posti di lavoro” concludono i consiglieri dem.

Milano, 10 luglio 2018


PD Regione Lombardia