ASTUTI (PD): “REGIONE INCASSA PENALI 7 VOLTE DI PIÙ. ECCO I NUMERI DEL DISASTRO SULLE LINEE VARESINE”
Per Trenord e la sua (mala)gestione i numeri parlano chiaro: nei primi sei mesi di quest’anno le penali incassate dalla Regione sono aumentate di 7 volte, passando da 1,5 a 11,2 milioni di euro. Un dato che il Gruppo regionale del Pd ha ascoltato, in Commissione Trasporti, nel corso della discussione sull’assestamento di bilancio, direttamente dalla voce della Direzione generale dell’assessorato: “Non solo: è emerso che, nel 2022, 160 linee sono risultate sopra i limiti di puntualità, quelli sopra i quali, cioè, scatta il bonus, ovvero il 30% di sconto sull’abbonamento successivo. E la provincia di Varese non fa eccezione, anzi”, spiega Samuele Astuti, consigliere regionale del Pd, dati alla mano.
Ed ecco come è andato il 2022 sulle line di Varese: a gennaio e febbraio a prendere il bonus sono stati i pendolari della linea Como-Saronno-Milano; marzo e aprile è andata meglio e nessuna tratta ha sfondato la percentuale minima; a maggio è toccato alla Porto Ceresio-Milano, che ha dovuto dare il bonus anche a giugno, come pure la linea Luino-Malpensa. Ma a luglio è stato un disastro: sette linee su dieci, cioè quasi tutte, sono andate talmente male da dover costringere Trenord a rimborsare i pendolari della Saronno-Albairate, Porto Ceresio-Milano, Luino-Gallarate-Milano, Laveno-Varese-Milano, Como-Saronno-Milano, Saronno-Milano-Lodi, Treviglio-Varese. Persino ad agosto, quando i passeggeri sono una minima parte, la Saronno-Milano-Lodi e la Treviglio-Varese sono riuscite a replicare. Pausa settembrina e senza bonus, per poi collocare la linea Luino-Gallarate-Milano nel guinness dei disservizi per mesi di seguito, da sola, in cima alla lista: da ottobre a febbraio. A marzo ci è ricaduta la linea Treviglio Varese e ad aprile, finalmente, nessuna delle dieci linee varesine ha richiesto bonus.
“Sulla questione Trenord si sta consumando uno scontro durissimo nella Giunta regionale – commenta ancora Astuti –. Ma l’errore è già stato compiuto: aver rinnovato per 10 anni il contratto a Trenord, aumentandole i corrispettivi di quasi 100 milioni di euro l’anno. Il tutto senza fare una pur minima valutazione della qualità del servizio offerto, del livello di gestione della società stessa, peraltro controllata dalla Regione, delle esigenze di una sua profonda riorganizzazione. Si aggiunga che a questo ennesimo, colossale problema e alla pessima qualità del servizio vanno associati aumenti nell’ordine del 40 per cento di biglietti e abbonamenti e un’esplosione dei costi, pari a 97 milioni di euro l’anno, che andranno a togliere ulteriori risorse ad autobus e metropolitane”.
Milano, 4 luglio 2023