Questa settimana, in ben due occasioni, con una interrogazione durante il question time del consiglio regionale e un’audizione in commissione Trasporti, il gruppo del Pd ha chiesto all’assessore Terzi maggiore chiarezza su tanti fronti rimasti aperti: programmazione del servizio, puntualità delle corse, convocazione dei tavoli territoriali, rimborsi degli abbonamenti non utilizzati, integrazione tariffaria e utenti maggiormente penalizzati. Le risposte non hanno soddisfatto i consiglieri dem.
L’interrogazione a risposta immediata presentata martedì, durante il question time dell’aula consiliare, chiedeva, in sostanza, maggiore chiarezza circa le linee di indirizzo che Regione Lombardia ha conferito a Trenord per la gestione attuale e futura del servizio ferroviario regionale, in particolare in merito alla programmazione del servizio, alla puntualità delle corse e al rimborso degli abbonamenti non utilizzati a causa delle misure di contenimento del Covid-19 e per quando è prevista la convocazione dei Tavoli territoriali sul servizio ferroviario regionale che non sono stati più indetti dal novembre 2019.
“Ancora una volta abbiamo dovuto richiamare l’attenzione della giunta lombarda sui problemi del servizio ferroviario – sottolineano Gigi Ponti e Pietro Bussolati –. Chiediamo equità, collaborazione ed efficienza, tutti elementi che ad oggi non ci sono, e un’attenzione a un servizio orientato, in prospettiva, alle esigenze degli studenti. È necessaria prima di tutto un’interlocuzione con i comitati dei pendolari che continuano a denunciare, oltre alla mancanza di interlocuzione, l’inadeguatezza del servizio. Una situazione complicata che, anche a causa del taglio significativo delle corse, anche in questi giorni fa registrare in molti territori disagi notevoli. Di fatto, è stato superato l’orario cadenzato e sostituito con un modello diverso. Servono risposte certe subito. Non possiamo dimenticare che la necessità di soddisfare i bisogni dei pendolari si lega a quella di rilanciare al più presto la Lombardia”.
Le questioni riguardanti i rimborsi degli abbonamenti e l’integrazione tariffaria sono state trattate, più nel dettaglio e sempre con l’assessore Terzi, giovedì in commissione Trasporti.
👉Sui rimborsi è intervenuto Matteo Piloni che ha seguito la vicenda dal suo esordio, cioè da quando, a causa di un malinteso istituzionale tra Regione Lombardia e Trenord, moltissimi pendolari sono rimasti a bocca asciutta.
“Il rimborso è stato applicato esclusivamente agli utenti che hanno presentato domanda per i mesi di marzo e aprile, come previsto dall’art. 215 del D.L. 34/2020, ma non è stato applicato a quelle centinaia di pendolari a cui Trenord, tramite assistenza telefonica, aveva assicurato la possibilità di chiedere il rimborso senza limiti di sorta per tutto il periodo in cui non era stato utilizzato. Successivamente, a seguito delle decisioni assunte da Regione, la posizione dell’azienda è cambiata e il rimborso è stato confermato solo per i mesi del lockdown e solo tramite voucher, nulla per i mesi successivi che comunque scontavano la presenza di misure di contenimento del Covid-19, come lo smart working” spiega Piloni.
A quanto pare, però, nonostante tutti i pasticci comunicativi e le incursioni dei consiglieri dem in sede di bilancio per trovare il modo di risolvere la faccenda, la Regione non ha comunque alcuna intenzione di rimborsare gli abbonamenti annuali e continua ad appellarsi alle linee governative, sia per l’anno passato, sia per quello in corso, ribadendo che è il ministero a dover fornire le direttive sul tema degli indennizzi.
Ma perché dobbiamo aspettare le linee governative nazionali, se Trenord è di Regione Lombardia?
“Inoltre – attacca Piloni – le aziende del trasporto pubblico, tra cui Trenord, possono prevedere ulteriori modalità integrative per rimborsare coloro che non hanno potuto utilizzare il titolo di viaggio già acquistato a causa del Covid. E certamente non è sufficiente la modalità prevista da Trenord di ‘rinuncia al viaggio’ che contempla la consegna della tessera direttamente alla biglietteria”.
👉Per il problema che riguarda invece gli utenti monomodali, cioè coloro che utilizzano solo il treno e che sono stati fortemente penalizzati dall’integrazione tariffaria che agevola in primis chi viaggia su diversi mezzi di trasporto, si intravede qualche spiraglio.
“Ovviamente le tariffe agevolate sono un sostegno a favore dei pendolari del servizio ferroviario ma, in larga misura, penalizzano coloro che utilizzano solo il treno e che in Regione Lombardia non hanno ancora ricevuto risposte adeguate, mentre in altre regioni sono state trovate soluzioni interessanti” spiega Gigi Ponti che è intervenuto, sottoponendo alla commissione l’esempio dell’Emilia-Romagna, dove il progetto degli abbonamenti integrati prevede che l’utente in possesso di abbonamento mensile o annuale per una tratta ferroviaria maggiore di 10 km possa viaggiare gratis in tutti i bus della città di partenza e di destinazione.
“Abbiamo chiesto dunque di riaprire la discussione, approfondendo le situazioni esistenti nelle altre regioni e l’assessore Terzi ha lasciato intendere che è d’accordo – fa sapere con soddisfazione Ponti – ci impegneremo per tutelare anche questa categoria di viaggiatori e dar loro al più presto una risposta concreta”.
Redazione7ggPd