Davide Casati e Jacopo Scandella sulla riforma del trasporto pubblico locale in discussione in Consiglio regionale
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, IL PD PRESENTA TRENTA EMENDAMENTI PER CAMBIARE LA RIFORMA.
CASATI E SCANDELLA: “IL SETTORE TRASPORTI SOFFRE, QUESTA PROPOSTA DI LEGGE CHE RISCHIA DI INDEBOLIRLO”
Il gruppo regionale del Partito Democratico chiede alla giunta regionale di ripensare la propria riforma della legge quadro sul trasporto pubblico locale, che già la prossima settimana dovrebbe essere licenziata dalla commissione. E lo fa presentando trenta emendamenti con i quali intende potenziare il ruolo di programmazione e pianificazione della Regione, spingere per il potenziamento del servizio nelle aree dove oggi è debole, favorire l’integrazione con il servizio ferroviario regionale e arrivare in tempi brevi al biglietto unico per tutti i mezzi. Al contrario, sostiene il Pd, la proposta della giunta Fontana, scritta dall’assessore Franco Lucente, di Fratelli d’Italia, indebolisce il settore, colpendo soprattutto le agenzie di bacino, gli enti partecipati dalla Regione e da comuni e province che gestiscono le gare e il servizio, già oggi in forte difficoltà per carenza di risorse e di personale.
“Siamo preoccupati per l’impostazione della nuova legge sul trasporto pubblico locale in Lombardia – dichiarano i consiglieri regionali Davide Casati e Jacopo Scandella – perchè il servizio attuale non risponde ai bisogni dei cittadini e legge in discussione mantiene lo status quo, senza rilanciare davvero il trasporto pubblico, rafforzare le agenzie territoriali o ampliare i servizi nelle aree oggi più deboli. Mancano chilometri su gomma, molte aree non sono coperte dal ferro e la Regione rinuncia di fatto al proprio ruolo di programmazione e coordinamento. Avevamo auspicato un percorso condiviso e una riforma capace di migliorare l’offerta, l’integrazione tariffaria e la bigliettazione elettronica, ma finora non abbiamo visto alcun segnale concreto. Per questo presenteremo in commissione numerosi emendamenti e faremo il possibile affinché la legge sia sostanzialmente modificata in Aula”.
“Il trasporto pubblico – proseguono Casati e Scandella – è una infrastruttura strategica per la vita dei lombardi e per lo sviluppo dei territori. La legge che lo governa, approvata nel 2012, ha mostrato alcuni limiti, ma la riforma che stanno facendo avrà un impatto negativo per l’intero sistema, e le audizioni dei soggetti interessati, tutti critici, lo hanno dimostrato. Va cambiata, pensando a potenziare gli enti che governano il trasporto pubblico, che invece la giunta regionale vuole indebolire. Oggi il sistema è forte solo nella città metropolitana, mentre il resto della Lombardia è molto più debole. Le nostre agenzie vanno potenziate e la Regione, anziché sfilarsi, come intende fare, deve secondo noi partecipare con maggiore impegno. In questo senso proponiamo una super-agenzia regionale della mobilità che faccia programmazione e sia di supporto alle attuali agenzie. Auspichiamo che in occasione del passaggio in commissione del testo della Riforma la maggioranza apra al confronto con le opposizioni, non commettendo l’errore di ‘tirare dritto’ portando in consiglio un testo inadeguato ai bisogni di mobilità dei lombardi e se addirittura peggiorativo rispetto alla situazione attuale”.
Nella nota, alcuni dati sul TPL lombardo
7 novembre 2025
