Sanità
ORSENIGO (PD): “TRA UN MESE A COMO DIRETTORI GENERALI AL RINNOVO CON SOLO COLLOQUIO. MA IL PD HA FATTO RIPRISTINARE LA PROVA SCRITTA”
“Con le modifiche alla legge sulla sanità ci saranno meno trasparenza e meno controlli, ma, grazie a noi consiglieri regionali del Pd, è stata ripristinata la prova scritta nella selezione dei direttori generali. Purtroppo, non varrà da subito e fra un mese verranno rinnovati ovunque, anche nelle aziende sanitarie di Como, con una preselezione con solo colloquio, effettuata da una commissione valutatrice”, lo fa sapere Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, a proposito delle modifiche appena approvate, in consiglio regionale, alla riforma della sanità.
“Oltre al fatto di aver riportato il numero dei posti letto nelle strutture sanitarie in provincia di Como al pari del resto della regione, siamo riusciti, con un nostro emendamento, approvato a voto segreto, anche a ripristinare la prova scritta in forma anonima, oltre al colloquio, nella selezione dei direttori generali, un solido argine all’ingerenza della politica e una garanzia di scelte trasparenti e meritocratiche. Tuttavia, appunto, la novità entrerà in vigore dal successivo rinnovo”, spiega Orsenigo.
Il Regolamento degli standard ospedalieri dispone che la dotazione dei posti letto ospedalieri non sia superiore a 3,7 per 1000 abitanti, comprensivo di 0,7 posti letto per riabilitazione e lungo degenza post acuzie. Ma dai Piani di Organizzazione aziendali strategici di Ats e Asst si rileva che i posti letto totali nell’Asst Lariana presentano un indice pari a 2,04 letti ogni 1000 abitanti, di gran lunga inferiore alle altre realtà lombarde. “Ora questa discrasia verrà corretta, ma abbiamo dovuto pensarci noi: Regione Lombardia non ce l’aveva presente e non se ne sarebbe occupata”, assicura Orsenigo.
Ma in generale, per i dem “il testo approvato è un passo indietro. L’ennesima riforma della riforma, che non dà risposte ai problemi delle liste d’attesa, della presa in carico dei malati cronici, dell’adeguatezza delle cure. Ad esempio, per noi è gravissimo aver eliminato l’obbligo di controllo annuale sui bilanci dei privati accreditati, per il quale ci eravamo battuti in occasione dell’approvazione della legge nel 2015. La maggioranza in questo modo ha espresso la volontà politica di fare un passo indietro rispetto alla trasparenza e rinunciato a controlli utili a prevenire illeciti già visti troppe volte in passato. Unico conforto il fatto che restano sotto il controllo della Giunta – si spera per scelta e non per errore – i bilanci di previsione di tutti gli Ircss, sia pubblici che privati, quelli che negli anni scorsi sono stati sconvolti dagli scandali”.
Inoltre, il centrodestra ha confermato la proroga di cinque anni per l’intramoenia allargata, ossia la possibilità di svolgere l’attività professionale fuori dalla struttura pubblica: “Un provvedimento che va contro la normativa nazionale che ne prevede la sospensione ed è stata più volte oggetto di indagini della Guardia di Finanza”, conclude il consigliere Pd.
Milano, 26 novembre 2018