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Ticket, esenzioni: disorganizzazione e superficialità della Regione non devono ricadere sui cittadini

Il rinnovo dell’esenzione, per reddito, dal pagamento del ticket sanitario per visite e farmaci non è più automatico, ma da quest’anno e per ogni anno, i cittadini che ne hanno diritto – e che rientrano nei codici E02, E12, E13, E30 ed E40 – dovranno presentare un’autocertificazione agli sportelli delle Asst dove si sceglie anche il medico di base. E i lombardi che devono ancora attivare la procedura sono più di un milione e mezzo.

La decisione è stata formalizzata dalla Regione attraverso una delibera del dicembre scorso con la quale si stabilisce che il termine della consegna è fissato al 31 marzo di ogni anno, fatta eccezione per il 2019 in cui inizialmente era stato fissato un termine per il 30 giugno, ma a poco meno di un mese dalla scadenza, solo un cittadino su tre aveva attivato questa nuova procedura e quando, la scorsa settimana, gli uffici hanno iniziato a inviare informative più capillari alle Asst, in molti sportelli è iniziato il caos e l’assessore Gallera, a seguito delle richieste del nostro gruppo e dopo la pioggia di segnalazioni e proteste, ha poi deciso di spostare i termini di presentazione al prossimo 30 settembre.

“Mentre in molti sportelli lombardi, nei giorni scorsi, è scoppiato il caos, in quelli mantovani non è stata segnalata nessuna coda – fa sapere la consigliera Antonella Forattini – non per una maggiore organizzazione, purtroppo, ma perché la comunicazione è arrivata solo venerdì 14! Un vero e proprio paradosso: il cittadino dovrebbe avere la vita facilitata e sempre più semplificata e invece, nella Regione che ha investito miliardi di euro nel sistema informativo, abbiamo o il caos o la totale mancanza di informazione”.

“La disorganizzazione e la superficialità con cui è stata gestita questa partita non può certo ricadere sulla pelle, e nelle tasche, dei cittadini – ha detto il capodelegazione PD in commissione Sanità, Gian Antonio Girelli – . Se non fossimo intervenuti per richiedere una ulteriore proroga, il primo luglio moltissime persone fragili sarebbero state costrette a pagare per esami e visite che dovrebbero invece ricevere gratuitamente. Speriamo che la Regione si attivi in tempo per evitare che questo caos si ripeta ogni anno” conclude il consigliere.

PD Regione Lombardia